Milano

Covid, il Sacco: "Mortalità in intensiva al 35-40%, come prima ondata"

Catena, primario al Sacco di Milano: "La mortalita' in terapia intensiva è elevata, al 35-40%, non tanto lontano dalla prima e seconda ondata"

Covid, il Sacco: "Mortalità in intensiva al 35-40%, come prima ondata"

"La mortalita' in terapia intensiva rimane elevata, intorno al 35-40%, non tanto lontano dalla mortalita' della prima e della seconda ondata". Cosi' a Buongiorno, su Sky TG24, Emanuele Catena, primario del reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano. "In questa fase si e' ridotta la fascia di eta': abbiamo pazienti anche di 27 anni, ne abbiamo avuti di 40, 42, 50, senza patologie associate, che sono arrivati in terapia intensiva in condizioni critiche. Le persone che sopravvivono sono mediamente quelle piu' giovani, intorno ai 60 anni, i decessi si spostano piu' in una fascia di eta' intorno ai 70".

Ma c'è una riduzione nell'afflusso al Pronto soccorso

"Il dato piu' positivo delle ultime ore e' la riduzione dell'afflusso di pazienti in Pronto Soccorso. E' l'elemento per noi piu' importante perche' ci lascia prevedere nelle prossime settimane un'ulteriore decelerazione della curva dei ricoveri". Lo ha detto Catena. "Abbiamo avuto un weekend difficile - ha spiegato - con tanti ricoveri in terapia intensiva anche a livello regionale, ma questo non deve essere interpretato con eccessivo pessimismo. E' possibile che nelle prossime settimane, nella settimana di Pasqua, si assista a una stabilizzazione della situazione e all'inizio di un generale miglioramento. C'e' un iniziale rallentamento, ci auguriamo tutti che sia questo il trend dei prossimi giorni".








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