Milano

Covid: in Lombardia 2722 casi, 65 morti, positivita' 5,2%

Regione Lombardia, continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti. Fontana: presto le aperture graduali

Covid: in Lombardia 2722 casi, 65 morti, positivita' 5,2%

Sono 2.722 i nuovi positivi in Lombardia (ieri 2.153) a fronte di 52.293 tamponi effettuati. E 62 i decessi (ieri 85) nelle ultime 24 ore. Il tasso di positivita' e' al 5,2% (in rialzo rispetto a ieri, 4,2%). E' quanto comunica la Regione Lombardia nel bollettino quotidiano sull'andamento della pandemia. Continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-42) e nei reparti (-202). I guariti/dimessi sono 4.803 (totale complessivo 674.783 di cui 4.716 dimessi e 670.067 guariti). 

Covid: nel Milanese 754 nuovi casi, 293 in citta'

Secondo quanto riportato dal quotidiano bollettino della Regione Lombardia, Milano continua a essere la provincia con il maggior numero di nuovi positivi al Covid: sono infatti 754 quelli segnalati oggi di cui 293 in citta', seguita da Brescia con 352 casi, Varese (+301), Monza e Brianza (+263), Bergamo (+232), Como (+194) e Pavia (+143). Segue Mantova che conta 114 nuovi positivi, a Cremona sono 104 i nuovi casi, 100 a Lecco, 65 a Sondrio e 45 a Lodi.

Lombardia, dati in miglioramento. Milano pensa alla zona gialla

"È arrivato il momento di programmare in tempi brevi un piano per le riaperture, seguendo il criterio della progressività e del buonsenso. Queste le proposte che come Regioni abbiamo avanzato al Cts nazionale e al Governo". Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana commenta le proposte fatte al Cts e al Governo sul tema delle riaperture."Personalmente - spiega - sono dell'opinione che gradualmente, già dalla prossima settimana, si possano stabilire procedure per riaperture, dando a tutti la possibilità di riacquistare un po' di libertà e soprattutto alle attività commerciale di programmare la ripresa del lavoro"."Penso ad esempio - aggiunge il presidente - ai bar e ai ristoranti che con il bel tempo in arrivo potrebbero riaprire il servizio all'esterno. Già questo sarebbe un piccolo, ma importante allentamento. O ai cinema, teatri, piscine e palestre, che da mesi ormai aspettano di poter riaprire in sicurezza seguendo i protocolli necessari"."Fondamentale - evidenzia - è che tutti noi proseguiamo a comportarci con grande senso di responsabilità affinché ogni allentamento non sia vissuto come un 'liberi tutti', ma come una grande opportunità da non sprecare"."I dati oggi in Lombardia - conclude il governatore - parlano di un significativo miglioramento della situazione epidemiologica, con un Rt pari allo 0,78 e un'incidenza di 162 su 100.000 abitanti. Dati che evidenziano un trend positivo e che ci portano a guardare a un ritorno graduale alla libertà di cui tutti abbiamo bisogno". Questa è un settimana decisiva: in Lombardia i contagi scendono e si inizia a sognare la zona gialla. Se è vero che si pensa a maggio come il mese delle riaperture, è anche vero che se i numeri continuano a essere buoni, le restrizione potrebbero allentarsi già prima della fine di aprile. Per ora come ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali e l'autonomia, Mariastella Gelmini, è stato "utilizzato il poco di agibilità, guadagnato con tanta fatica e tanti sacrifici da parte degli italiani, riaprendo le scuole e facendo ripartire i concorsi" per poi aggiungere che "il 20 aprile ci sarà un punto in consiglio dei ministri per valutare la possibilità, sulla base dei contagi e dell'andamento del piano vaccinale, di qualchesegnale di apertura già ad aprile, ma maggio sarà il mese della ripartenza".

Il miglioramento del quadro epidemiologico si sta facendo sentire, anche grazie al procedere della campagna vaccinale. Se questa tendenza verrà confermata si potrebbero anticipare le riaperture. Fra le ipotesi al vaglio, c'è quella di ripristinare le zone gialle, con conseguente riapertura dei ristoranti a pranzo e di musei, cinema e teatri. A sperare nel passaggio di colore è lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana: "Da lunedì siamo in zona arancione ma sono convinto che quando verranno meno i limiti del Governo e si metterà a disposizione la zona gialla, noi sicuramente passeremo in zona gialla a fine aprile. Avremo così un altro allentamento. Ma quando avremo vaccinato le fasce più fragili, dai 60enni in su, i grandi problemi saranno finiti. Credo che il virus continuerà a girare ma i rischi saranno contenuti. Qualche limitazione comunque potrebbe rimanere ancora e comunque non farebbe male", specificando che i sessantenni "dovrebbero finire di essere vaccinati entro maggio, ma non abbiamo la programmazione dell'arrivo delle dosi per esserne certi". 







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