Milano
Covid, 5.174 nuovi casi e 59 vittime. Lombardia, aumentano i ricoveri
Lombardia, in terapia intensiva sono 26 i letti in più occupati rispetto a ieri. Nel Milanese 1.200 contagi
Covid, 5.174 nuovi casi e 59 vittime. Lombardia, aumentano i ricoveri
Sale al 9,6% in Lombardia il rapporto tra nuovi positivi al Covid-19 e tamponi processati in 24 ore. I casi in Regione sono 5.174, a fronte di 53.563 test (di cui 38.772 molecolari e 14.791 antigenici). I decessi nell'ultima giornata sono 59, con il totale da inizio pandemia che solo in Lombardia è arrivato a 28.577 morti. Oggi i guariti-dimessi sono 2.957, 517.771 in un anno di cui 4.146 dimessi e 513.625 guariti. Aumentano ancora i ricoveri.
In terapia intensiva sono 26 i letti in più occupati rispetto a ieri, 532 in totale, negli altri reparti si arriva a 4.735 ricoveri: +190 in un giorno. Sul fronte delle province, è Milano che torna a essere la più vessata dal Covid con 1.200 nuovi casi di cui 421 in città. A seguire c'è Brescia con 1.114 positivi. Seguono: Monza e Brianza: 475; Como: 403; Varese: 378; Bergamo: 372; Pavia: 313; Mantova: 291; Lecco: 180; Cremona: 170; Lodi: 80; Sondrio: 72.
Il tasso di positività in Lombardia si attesta al 9,6%. I tamponi effettuati sono 53.563 (di cui 38.772 molecolari e 14.791 antigenici) per un totale di 6.821.426.Dei 5.174 nuovi contagi di coronavirus, secondo il bollettino della Regione, 215 sono 'debolmente positivi'. Segno più per i ricoveri: 532 posti occupati in terapia intensiva (+26) e 4.735 in regime ordinario (+190). Il totale dei decessi tocca quota 28.577. I guariti e dimessi in Lombardia sono complessivamente 517.771 (+2.057), di cui 4.146 persone che hanno lasciato l'ospedale e 513.625 fra coloro che hanno superato l'infezione.
Covid: Signorelli (Cts Lombardia) misure per contenimento del virus devono essere rapide e rigorose
Milano - "Le misure per il contenimento del virus devono essere rapide e rigorose". Lo sostiene il professor Carlo Signorelli, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia e docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano. In un'intervista pubblicata su Lombardia Notizie Online il professor Signorelli sottolinea come "la decisione di collocare l'intera Lombardia in fascia 'arancione rafforzata' sia dettata da indicatori che non lasciano spazio a interpretazioni differenti da quanto deciso dal presidente Fontana". "Nell'ultima settimana le chiamate al 112 per emergenze infettive e respiratorie hanno fatto registrare un aumento - prosegue il professor Signorelli - in tutte le aree regionali. Lo stesso discorso vale per la percentuale tra i tamponi effettuati e il numero di soggetti positivi riscontrati". "Nel comprendere le difficoltà che molte famiglie si troveranno ad affrontare per decisioni così importanti - conclude Carlo Signorelli - è giusto e doveroso far comprendere a tutti i lombardi che solo agendo in questo modo si potrà fronteggiare la minaccia delle varianti che incombe sempre più in Lombardia e, in generale, su tutto il Paese. Varianti che purtroppo colpiscono, a differenza del recente passato, in maniera più forte e veloce anche i giovani. In tale senso, ripeto, è corretto agire in maniera rapida e rigorosa, per il bene di tutti".