Milano

Covid, Moratti: "In Lombardia in terapia intensiva solo non vaccinati"

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti fa il punto su Covid e campagna vaccinale: "30enni e 40enni fasce più critiche"

Covid, Moratti: "In Lombardia in terapia intensiva solo non vaccinati"

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ieri sera, ospite della trasmissione Iceberg su Telelombardia ha fatto il punto su Covid e campagna vaccinale: "In Lombardia in terapia intensiva non c'e' una persona vaccinata, questo e' un elemento che puo' far riflettere gli indecisi", ha detto.

"Buone risposte dai giovanissimi, fasce più critiche sono 30enne e 40enni"

"Le fasce piu' critiche sono i 30enni e i 40enni". Così Moratti alla domanda su chi resta da vaccinare, precisando che comunque si parla di "numeri elevati, anche per queste fasce: siamo tra un 80 e' un 82%". Moratti spiega che "una buona risposta" e' venuta invece dai giovanissimi, pari al "73% nella fascia dai 12 ai 19 anni" e "una risposta eccellente dai 20enni, l'87%". Questo, precisa, perche' "si sono resi conto che per muoversi la vaccinazione e' il mezzo piu' sicuro". L'assessore al Welfare ha infine osservato che di fronte 'un virus che muta, l'immunita' della popolazione e' fondamentale, lo dicono gli esperti".

"Gli insegnanti dovrebbero dare l'esempio"

E sull'insegnante che non vuole vaccinarsi: "Non da' un buon esempio".  Per Moratti "gli insegnanti dovrebbero dare l'esempio, nella loro missione c'e' l'insegnare il bene comune".

Obiettivo: chiudere entro settembre la campagna vaccinale

La previsione e' quella di chiudere entro settembre la campagna vaccinale: "Non arriveremo al 100% ma a ottimi risultati. Sono convinta che stiamo riuscendo a convincere anche gli indecisi", ha continuato Moratti rivelando poi che "per la terza dose abbiamo un piano pronto presentato prima dell'estate al ministro Speranza e al commissario Figliuolo". In questo quadro "non sono previsti hub massivi, ma solo piccoli hub", spiega ancora la vicepresidente, precisando che avranno un ruolo di primo piano "medici di base, farmacie, e aziende". Sul piano, la Lombardia, ha concluso l'assessore, "aspettiamo di sapere dal governo quando ripartire, noi ci siamo".

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