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Covid: presto saranno 90 i posti dell'Ospedale in Fiera

Covid: presto saranno 90 i posti dell'Ospedale in Fiera

Sono 70 finora i pazienti transitati nel reparto di terapia intensiva del Padiglione del Policlinico in Fiera a Milano in 20 giorni, di cui attualmente 57 sono ricoverati, 4 deceduti e 9 sono stati trasferiti in reparti a bassa intensita' di cura. Entro la settimana prossima dovrebbero esserci altri trenta nuovi posti letto con una disponibilita' complessiva di 90 posti letto. Sono le cifre fornite da Nino Stocchetti, direttore del Padiglione Policlinico Fiera, e da Nicola Bottino, responsabile del modulo del Policlinico in Fiera. "La maggior parte dei pazienti arrivati sono malati che sono stati tenuti intubati in pronto soccorso per alcuni giorni prima di trovare posto", ha spiegato Stocchetti. Sono principalmente malati di sesso maschile, con patologie pregresse e un'eta' media di 64 anni. La gravita' dei malati "e' la stessa che abbiamo visto a marzo e aprile - spiega Bottino - e anche il tempo di permanenza in terapia intensiva e' lungo. Solo ieri abbiamo potuto trasferire in pneumologia il primo paziente che avevano ricoverato qui in Fiera il 23 ottobre, dopo 20 giorni qui di cui 18 li ha trascorsi intubato". I malati arrivano da tutta la regione.

"Ci vengono chiesti altri posti letto e abbiamo fretta di aprirli con l'aiuto di altri ospedali - precisa Bottino - L'obiettivo e' aprire un nuovo modulo all'inizio della prossima settimana, per arrivare a 74 posti letto, e poi un altro alla fine della settimana prossima, in modo da arrivare a 88-90 posti letto totali". I due moduli che saranno attivati la settimana prossima saranno gestiti dai due gruppi privati, Humanitas e San Donato. Complessivamente presso il Padiglione in Fiera sono attivabili 221 posti letto, 157 gia' pronti ma il problema e' reperire il personale. Servono infatti 1 medico e 3 infermieri ogni 2 posti letto nell'arco delle 24 ore. Nessun "medico o infermiere e' stato 'deportato' qui al Padiglione del Policlinico in Fiera, come si e' sentito dire. Tutti coloro che sono venuti qui a lavorare, si sono offerti volontariamente, e la lista di chi si e' proposto e' lunga", precisa Stocchetti.

"Siamo stati rimproverati perché" l'ospedale in Fiera di Milano "non si riempiva. Ci sono dei modi per descrivere l'idea della Fiera, analogie che apprezzo molto: si è parlato di scialuppa di salvataggio, una diga contro le alluvioni, la più recente è un estintore. Molti ci hanno preso poco sul serio e ci hanno deriso perché l'estintore non era più necessario. Poi purtroppo la seconda ondata" di Covid-19 "è arrivata e io ricordo benissimo la telefonata del direttore generale" del Policlinico di Milano "Ezio Belleri. Prima che cominciasse a parlare sapevo già cosa succedeva: bisognava riaprire, così siamo tornati". 

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