Milano
Covid, ricorso Lombardia: zona rossa illegittima, rivedere giudizio
Nel ricorso di Regione Lombardia contro la zona rossa viene chiesta una "tempestiva e rinnovata valutazione dei dati epidemiologici"
Covid, ricorso Lombardia: zona rossa illegittima, rivedere giudizio
La decisione di porre la Lombardia in zona rossa e' illegittima, al Ministero della Salute dovrebbe essere imposta una "tempestiva e rinnovata valutazione dei dati epidemiologici". Questa in sostanza la richiesta della Regione Lombardia contenuta nel ricorso presentato al Tar del Lazio contro la misura della 'zona rossa'. "Per quanto non sia certamente intenzione dell'amministrazione regionale sottrarre il proprio territorio alle piu' idonee misure di prevenzione e contenimento del contagio - e' scritto nel ricorso - quelle illegittimamente disposte con l'Ordinanza impugnata costituiscono un vulnus gravissimo (ed ingiustificato) al tessuto economico, sociale e produttivo della Regione: la classificazione nell'ambito della c.d. "zona rossa" preclude infatti, come noto, lo svolgimento di una vastissima platea di attivita'". QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE
Nell'ambito della valutazione di rischio, e' scritto tra l'altro "incredibilmente, il dato dell'incidenza settimanale (ossia del numero di nuovi contagi ogni 100.000 abitanti) - che e' fortemente indicativo della progressione dell'epidemia in quanto restituisce un'idea del numero di possibili vettori di infezione che prescinde dal dato dei sintomatici e che permette di effettuare una prognosi veritiera sulla pressione cui il sistema sanitario sara' sottoposto nelle settimane successive - non assume alcun rilievo o, comunque, assume un rilievo del tutto recessivo rispetto all'indice di trasmissibilita' R(t)". L'incidenza "non e' tenuta in alcuna considerazione", eppure la Lombardia presenta 133 casi per 100.000 abitanti, mentre il Veneto con 365 casi e' in zona arancione: "Sulla classificazione - continua - e' pertanto evidente come abbia influito in modo pressoche' esclusivo il dato dell'R(t), che fotografa una situazione epidemica non attuale essendo strutturalmente in ritardo". Quindi, "il d.P.C.M. 14 gennaio 2021, dando peso prevalente all'R(t), non riesce ad intercettare le situazioni di reale rischio per la tenuta del sistema sanitario", poiche' "l'attivita' di monitoraggio e di classificazione incentrata sul (solo) dato della trasmissibilita' dia luogo a risultati illogici ed incoerenti rispetto alla finalita', asseritamente perseguita con il d.P.C.M., di limitare l'evoluzione del contagio". Conclusione "la Lombardia e' stata fortemente penalizzata nell'applicazione delle misure restrittive".
È stata fissata per domani, giovedì 21 gennaio, alle 12, l’udienza del giudice monocratico della sezione 3^ quater del Tar del Lazio, per il ricorso della Regione Lombardia contro il Dpcm che determina la collocazione della Lombardia in zona rossa.