Milano

Covid: vaccini nelle aziende. Moratti: "Così si sgrava il sistema sanitario"

L'assessore al Welfare ha spiegato che "il virus corre e noi vogliamo correre piu' veloci", anche per questo motivo è stato siglato un accordo con Confindustria

Covid: vaccini nelle aziende. Moratti: "Così si sgrava il sistema sanitario"

"La Lombardia ha come obiettivo di arrivare a una vaccinazione massiva il prima possibile: entro giugno arrivare a vaccinare tutti coloro che hanno titolo per essere vaccinati. Questa volonta deriva anche da un andamento epidemiologico con un virus che corre e noi vogliamo correre piu veloci del virus". Lo ha detto il vice presidente di Regione Lombardia, e assessore al Welfare Letizia Moratti, durante la conferenza stampa di presentazione dell'accordo per la partecipazione delle aziende alla campagna vaccinale anti Covid: con la possibilita' di somministrare il vaccino ai propri dipendenti all'interno delle aziende.

Il coinvolgimento delle aziende che, nella fase della vaccinazione massiva, potranno vaccinare i propri dipendenti all'interno delle proprie strutture non solo aiutera' a velocizzare la campagna ma non comportera' costi aggiuntivi per le casse della regione. Lo ha precisato il vicepresidente Moratti. "Con questo accordo abbiamo la possibilita' di sgravare il servizio sanitario sia pubblico che privato - ha sottolineato - perche' le aziende avranno il loro personale medico. E' un allargamento che ci consente di avere anche una minore tensione sugli ospedali. Molto importante in un momento in cui c'e' una ripresa della patologia". Usando le fabbriche come sedi, "alleggeriamo anche le strutture ospedaliere. E' indubbiamente un grande aiuto per il sistema sanitario regionale". Il tutto sara' fatto "rispettando le categorie e le priorita'" ha sottolineato la vicepresidente. 

Vaccino: in Lombardia settimana prossima al via per 'fragili'

"Dall'inizio della prossima settimana partira' la vaccinazione in Lombardia per i pazienti fragili" e "dalla nostra stima sono circa 350-400mila lombardi". Lo ha anticipato il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di una conferenza stampa sulla vaccinazione in azienda spiegando che la somministrazione avverra' all'interno degli ospedali dove queste persone sono ricoverate. "Abbiamo deciso di vaccinare le persone fragili all'interno delle strutture ospedaliere, nei reparti dove sono presi in carico, anche per garantirgli un setting piu' sicuro e protetto". Con i primi della settimana prossima si comincia dunque ed "e' l'unico gruppo di pazienti a cui destineremo specificamente Pfizer" che al momento e' l'unico vaccino adatto a questa categoria di persone. O anche il vaccino Moderna ma non Astrazeneca. Proprio a questa fascia di persone e' dedicato il tavolo di lavoro in programma per questo pomeriggio alle 16:30, come ha spiegato l'assessore al Welfare Moratti. "Oggi ho posto il tema delle persone fragili e dei caregiver al professor Rezza, il quale mi ha dato rassicurazione di portare questa nostra richiesta al tavolo tecnico".

Moratti, nessuna divergenza in Regione su Sputnik

"Non c'e' stato nessun coinvolgimento da parte di Regione. Sono accordi definiti a livelli diversi. Dichiarare che e' una bella notizia non significa dire che la Regione e' stata coinvolta. Non c'e' stata nessuna differenza di prese di posizione", ha chiarito Letizia Moratti a proposito dell'accordo di produzione del vaccino Sputnik tra il fondo governativo russo e la societa' Adienne Pharma&Biotech, che ha uno stabilimento produttivo a Caponago, in Brianza. Ieri, in un messaggio su Twitter, il governatore Attilio Fontana aveva definito "una notizia positiva" la produzione in Lombardia del vaccino russo, mentre l'assessorato al Welfare aveva sottolineato in una nota "la propria estraneita' rispetto all'accordo di cui e' venuta a conoscenza solo in via indiretta tramite i media".







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