Milano

Rapporto Bankitalia, Fontana non ci sta: "Se non è la Lombardia la locomotiva d'Italia..."

di redazione

Nel primo semestre 2024 il Pil di Regione Lombardia cresce solo dello 0,4%. Bankitalia: "Non è più la locomotiva del Paese". Fontana non ci sta: "Affermazione incredibile"

Rallenta la crescita lombarda, il Pil cresce dello 0,4%. Bankitalia: "Non è più la locomotiva d'Italia"
 


Nel 2024 l'economia lombarda ha continuato a crescere, seppure in misura contenuta. Lo sostiene la Banca d'Italia secondo la quale nel primo semestre il Pil della Regione e' cresciuto dello 0,4%, in linea con l'andamento nazionale.  "La nostra stima per la crescita del PIL lombardo nel primo semestre 2024 è un incremento dello 0,4%, quindi molto modesto, in forte rallentamento e in linea con l'Italia". Lo spiega l'economista di Bankitalia Paola Rossi, che ha coordinato il rapporto congiunturale sull'economia regionale. Per Giorgio Gobbi, direttore milanese dellistituto, "La Lombardia non è più la locomotiva d'Italia. La capacità di rimanere locomotiva dipende dai progetti innovativi. In assenza di innovazione, si perde competitività, soprattutto sui mercati esteri"

La crescita tiene nei servizi, cala la produzione industriale

E'  proseguito il calo delle esportazioni, soprattutto verso i paesi dell'area dell'euro e gli Stati Uniti. L'indicatore coincidente Regiocoin Lombardia segnala che la debolezza che ha caratterizzato il 2023 e la prima parte del 2024 e' proseguita anche nel terzo trimestre dell'anno. La crescita si e' mantenuta sostenuta nel settore dei servizi, soprattutto in quei comparti che hanno beneficiato dell'aumento dei flussi turistici. Nell'industria, la produzione e' diminuita, risentendo della debolezza della domanda sia interna sia estera: l'indagine periodica della Banca d'Italia ha rilevato un calo del fatturato nei primi nove mesi dell'anno e le imprese prevedono per i prossimi sei mesi una stabilizzazione delle vendite. Risulta confermata la diminuzione della spesa per investimenti nel 2024 e il calo si estenderebbe al 2025.  

Tornano a crescere le insolevenze sui debiti delle imprese

Dopo quattro anni tornano a crescere le insolvenze sui debiti delle imprese. Il tasso di deterioramento è salito a giugno all'1,8%, era l'1,3% nel 2023. Inoltre, l'attivita' produttiva del settore delle costruzioni ha rallentato; il ridimensionamento degli incentivi fiscali per l'incremento dell'efficienza energetica e' stato in parte controbilanciato dalla ripresa delle opere pubbliche sostenute dall'avvio dei cantieri del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). I profitti delle imprese lombarde si sono mantenuti elevati e la quasi totalita' delle aziende ha valutato le proprie disponibilita' liquide sufficienti per fronteggiare le necessita' operative e il rimborso delle rate dei finanziamenti. La domanda di prestiti si e' ridotta; dopo circa quattro anni di sostanziale stabilita', il rallentamento ciclico ha determinato una ripresa dei tassi di insolvenza sui debiti delle imprese.

Lombardia, il reddito delle famiglie ha ripreso a salire

Nel corso dell'anno l'inflazione al consumo in regione e' rimasta prossima all'1 per cento; la dinamica ha rispecchiato la diminuzione dei costi delle utenze, a fronte di un moderato aumento dei prezzi dei servizi e una stabilizzazione di quelli dei prodotti alimentari. L'occupazione ha continuato a crescere, ma hanno cominciato a manifestarsi segnali di cambiamento delle condizioni del mercato del lavoro. Sono diminuite le ore lavorate nell'industria ed e' aumentata la Cassa integrazione guadagni. Il reddito delle famiglie ha ripreso a salire, beneficiando anche dell'aumento delle retribuzioni legate ai rinnovi contrattuali. L'andamento recente ha pero' solo compensato la perdita di potere d'acquisto subita nel biennio precedente e i consumi hanno ristagnato. Le famiglie hanno ridotto i depositi bancari e riallocato i risparmi finanziari verso altre forme d'investimento, quali titoli di Stato e obbligazioni. I prestiti alle famiglie sono tornati a crescere, seppure in misura moderata, sostenuti principalmente dal credito al consumo. L'incremento dei mutui per l'acquisto di abitazioni e' stato invece contenuto e limitato al secondo trimestre, riflettendo la debolezza delle compravendite nel mercato residenziale.

Fontana contro Bankitalia: "Se non siamo noi la locomotiva d'Italia..."

Il governatore lombardo Attilio Fontana non condivide l'analisi della Banca d'Italia: "Se Bankitalia ha dichiarato che la 'Lombardia non è più la locomotiva d'Italia', come titolano tutti i media nazionali, siamo di fronte a una affermazione che ha davvero dell'incredibile. Se, invece, è così, ci dicano chi è il nuovo motore trainante dell'Italia, in grado di garantire 56 miliardi di residuo fiscale all'anno al Paese".  "Mi auguro, ma soprattutto se lo augurano i lombardi, che Bankitalia chiarisca al più presto. La Lombardia è una delle regioni più competitive d'Europa, il territorio che attrae in assoluto più investimenti dall'estero e che produce il 26% dell'export italiano ogni anno" ha proseguito Fontana, parlando di "dati oggettivi che confermano la nostra capacità di essere leader economico d'Italia e a livello internazionale"

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