Milano

Crescita record per Habacus, la start-up per i prestiti agli studenti

di Alessandro Pedrini per Affaritaliani.it

Si chiama Habacus e aiuta gli studenti delle università e delle scuole professionali ad accedere alle risorse finanziarie per pagarsi gli studi

Crescita record per Habacus, la start-up per i prestiti agli studenti

Giovani studenti che investono sul loro talento, e sul loro futuro, senza ricorrere all’aiuto della famiglia. Questo è il modello geniale lanciato dalla start-up “Habacus” di Paolo Cuniberti. “Un prestito personale senza garanzie reali che si conquista solo in base alla propria performance accademica”.

Dall’estro di Paolo Cuniberti, uomo di punta della finanza italiana, già manager di JP Morgan, Mediobanca e H-Farm, nasce nel 2017 “Habacus”, la prima start-up innovativa che aiuta gli studenti delle università e delle scuole professionali ad accedere alle risorse finanziarie per pagarsi gli studi, promuovendo un'istruzione di alto livello come motore dell'innovazione e dell’empowerment delle persone. “Habacus – racconta ad affaritaliani.it il fondatore Cuniberti - si pone come interlocutore privilegiato tra il sistema universitario e il mondo della finanza divenendo così il primo certificatore in Italia della performance accademica degli studenti, che, attraverso una piattaforma innovativa di proprietà, basata su algoritmi in continua evoluzione, monitora e analizza i dati sull’andamento scolastico dei candidati garantendone in tal modo l’accesso al credito. Ho messo a disposizione la mia esperienza trentennale nella finanza internazionale connettendo, grazie all’innovazione, il mondo dell’istruzione a quello della finanza sostenibile mettendo al centro lo studente e i suoi bisogni”. 

“Habacus” però non si limita a trovare le risorse finanziarie per gli studenti, ma li prende per mano, accompagnandoli passo dopo passo, anche attraverso tutor professionisti, in tutto il loro percorso di crescita umana e professionale, nell’ottica di un percorso di life long learning e di empowerment. “Vogliamo infatti – continua Cuniberti - responsabilizzare gli studenti sull’importanza di investire in sé stessi, non solo per conseguire una formazione di alto livello, ma anche per credere nelle proprie capacità ed essere competitivi nel mondo del lavoro. “Habacus” aiuta i giovani a tirar fuori i propri talenti e a farli fruttare. Il prestito studentesco è innanzitutto un investimento personale, un modo per i candidati di conquistare la consapevolezza di sé e il controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni. È poi un investimento culturale, un modo per aiutare a cambiare la mentalità di tanti giovani italiani a “uscire dal guscio” familiare, e per rivalutare il concetto stesso di prestito che non è più “male necessario” ma una chiave che apre le porte del proprio futuro. Infine è un investimento sul capitale umano, un modo per arricchire il percorso accademico con esperienze formative valorizzando le proprie capacità”.

La Società assiste i giovani anche nel post laurea, grazie all’importante network con prestigiose aziende nazionali e internazionali e incubatori di primissimo livello. 
In pratica “Habacus” funziona così: dal momento dell’iscrizione al portale ogni studente viene aiutato dagli specialisti della Società, nella produzione della documentazione necessaria ai fini di erogazione del prestito, nella gestione delle procedure amministrative con gli atenei legate ai crediti universitari, nel monitoraggio del percorso di finanziamento, per il perseguimento della maggiore employability possibile.
"Per ottenere la certificazione – precisa il CEO - non è essenziale la media scolastica, ma piuttosto la costanza e la puntualità nel rispettare gli impegni e le scadenze accademiche. Proprio per questo il nostro modello si basa principalmente sulla responsabilità dello studente. Per candidarsi ed ottenere il bollino di qualità è infatti sufficiente essere residenti in Italia. È irrilevante la cittadinanza, il reddito e la condizione sociale di partenza nella valutazione complessiva”. Una grande opportunità quella offerta da “Habacus” che sembra ispirarsi ad un concetto molto semplice: chiunque può migliorarsi e raggiungere il risultato, grazie al duro lavoro, alla determinazione e al coraggio.

“A differenza degli altri Paesi – afferma Cuniberti - in cui il prestito allo studio è ormai una realtà consolidata, con una percentuale di richiedenti che varia dal 25 al 40%, in Italia risulta ancora poco diffuso e occorre quindi favorire un cambio di paradigma culturale. In pochi mesi di operatività, da febbraio 2019, Habacus ha già erogato oltre 3500 certificazioni con un massimale di 50.000 euro di prestito a studente certificato positivamente. Un risultato incoraggiante e in crescita costante, con un +197% nel solo mese di settembre 2019”.

“Ad oggi “Habacus” – racconta Camilla Budelli, COO della Società - ha avviato una collaborazione strategica con Intesa Sanpaolo per l’erogazione di Per Merito. Il finanziamento offre agli studenti l’accesso - senza dover fornire garanzie personali o familiari - a una linea di credito a tasso fisso, pari al 1,5%: fino a 5.000 euro l’anno per i fuori sede e 3.000 euro per chi studia in sede, per cinque anni, per coprire spese di studio, mobilità, residenza e periodi formativi all’estero. Per università all’estero o master si può arrivare fino a un massimo di 50.000 euro. La restituzione può iniziare anche due anni dopo la laurea, “periodo ponte” nel quale il giovane può trovare lavoro senza l’assillo delle rate; è inoltre possibile restituire il credito fino a 30 anni”.

Habacus al momento si rivolge ad una platea di circa 2 milioni di studenti in Italia collaborando con 145 istituti tra Università, Afam, Its e scuole superiori specializzate, come ad esempio la Scuola per Piloti di Alitalia, e 210 enti formativi all’estero.  

 







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