A- A+
Milano
Cultura, Del Corno spara contro Boeri. ”Io facilito, lui deprimeva la città"

Filippo Del Corno è stato riconfermato assessore alla Cultura del Comune di Milano dal nuovo sindaco Beppe Sala, dopo le 1950 preferenze ottenute. Il compositore prestato alla politica, classe ’70, nei primi cinque anni al fianco dell’ex sindaco Giuliano Pisapia si è dimostrato attento al mondo del libro. Del resto, Milano, la città di Bookcity, è la “capitale dell’editoria”.

Proprio dei progetti legati ai libri che ha in mente per i prossimi anni, Del Corno ha parlato con Antonio Prudenzano sul ilLibraio.it. Spazio, tra l’altro, anche per una risposta a Stefano Boeri. Nel 2015, l’anno di Expo, Milano è stata “città del libro”. In questi anni le iniziative legate all’editoria libraria non sono mancate: quali risultati la rendono più orgoglioso? “Milano era già la città del libro, la ‘capitale dell’editoria’. In questi anni l’abbiamo trasformata nella città della lettura. È cresciuto il dialogo tra il mondo dell’editoria e la città, soprattutto grazie al successo di Bookcity, grande festival urbano dedicato ai lettori. Ma anche per merito di una serie di iniziative spontanee, come pure grazie ad altre proposte stimolate dall’amministrazione pubblica”. 

“Vorrei fare di più per le librerie indipendenti", ha sottolineato Del Corno: "Il modello può essere quello delle convenzioni per i teatri, che sta per essere esteso alle sale cinematografiche. Vorrei che presto anche le librerie di quartiere usufruissero di benefici fiscali. Le librerie vanno considerate fondamentali presidi sociali, devono avere tassazioni agevolate. Non solo: Bookcity già coinvolge i librai della città, ma anche in questo caso si deve fare di più, le librerie devono essere chiamate in causa in molte altre attività culturali che si svolgono durante l’anno a Milano”.

Lo scorso 25 giugno il predecessore di Del Corno, Boeri, su Facebook ha scritto: “(…) Mi auguro vivamente che il prossimo Assessore alla Cultura non si limiti a essere un ‘facilitatore’ di iniziative culturali, un amministratore di progetti già pronti e di energie già in campo…”. Ecco che cosa risponde in merito Del Corno: “In generale, in politica e non solo, i galantuomini, quando esprimono una critica, fanno nomi e cognomi. Io non ho problemi a ricordare che Bookcity è nata durante il mandato di Boeri. Lui coglie il punto: sono orgoglioso di essere un ‘facilitatore’. In una città come Milano, piena di energie anche in ambito culturale, il compito di un assessore è quello di facilitare, di mettersi al servizio. Sono contrario alla figura dell’assessore alla Cultura che si trasforma in una sorta di ‘direttore artistico’, e mi riferisco non solo all’approccio di Boeri, ma anche a quello di Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio. Milano non ha bisogno di ‘direttori artistici’. In quelle situazioni si finisce per deprimere le energie presenti sul territorio”.

Tags:
del corno boericultura milano

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.