Milano

Cultura, Milano e il Teatro Piccolo piangono Gianrico Tedeschi

E' morto ieri sera a cento anni nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, l'attore Gianrico Tedeschi. Grande attore teatrale, celebre anche per Carosello

Cultura, Milano e il Teatro Piccolo piangono Gianrico Tedeschi

E' morto ieri sera, nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, l'attore Gianrico Tedeschi. Il 20 aprile scorso aveva festeggiato 100 anni. Lascia la moglie Marianella Laszlo e le figlie Enrica e Sveva.

Nato a Milano nel 1920, Tedeschi interrompe il Magistero presso la Cattolica per partire nella campagna di Grecia come ufficiale. Fatto prigioniero dopo l'armistizio viene internato nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf, dove conosce un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recita per la prima volta la parte di Enrico IV nell'omonima opera di Pirandello. Nel 1947 debutta a teatro sotto la guida di Giorgio Strehler. Negli anni successivi recita in varie compagnie in giro per diversi teatri, cimentandosi anche nella commedia musicale (nel 1961 'Enrico '61' e nel 1964 'My Fair Lady', di Garinei e Giovannini). Nel 1950 e' Feste ne 'La dodicesima notte' di William Shakespeare, per la regia di Orazio Costa, affiancato da Giorgio De Lullo, Camillo Pilotto, Salvo Randone, Nino Manfredi, Rossella Falk, Anna Proclemer

Attore di grande versatilita' e di peculiare umorismo, e' uno dei protagonisti della prosa televisiva ('I giocatori', 'Tredici a tavola' e 'La professione della signora Warren'), ma diventa beniamino del grande pubblico anche nello spettacolo leggero: nel 1961 affianca Bice Valori e Lina Volonghi nel varieta' di Falqui 'Eva ed io' e nel 1977 partecipa a 'Bambole, non c'e' una lira'. Prende parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando Marmeladov in 'Delitto e castigo' (1963), Sorin ne 'Il gabbiano' (1969) e Paolino in 'Demetrio Pianelli' (1963). A partire dagli anni '70, e' protagonista assiduo della trasmissione pubblicitaria Carosello, alla quale presta piu' volte il suo volto. Tedeschi raggiunge la massima notorieta' come testimonial delle caramelle Sperlari. Residente a Pettenasco, un piccolo borgo sul Lago d'Orta in provincia di Novara, ha due figlie, Sveva, anch'ella attrice, ed Enrica, docente universitaria di sociologia, avuta dal primo matrimonio. Lo scorso 20 aprile compie 100 anni, ricevendo un messaggio di auguri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Con Gianrico Tedeschi scompare un protagonista e testimone del teatro italiano, un grande attore che ha lavorato al fianco di registi come Luchino Visconti, Giorgio Strehler e Luca Ronconi, calcando per piu' di 70 anni, nel corso di una lunga carriera iniziata in un campo di prigionia con l'Enrico IV di Pirandello, la scena dei teatri d'Italia". Lo dichiara con una nota il ministro per i Beni e le attivita' culturali e per il turismo, Dario Franceschini che aggiunge: "Manchera' a tutti noi, manchera' il suo amato volto che la sera ci faceva compagnia con le apparizioni al Carosello. Oggi e' un giorno triste per il mondo del teatro e per la cultura italiana".

"Era stato definito 'un grandissimo attore senza i vezzi del mattatore'. Gianrico Tedeschi ci lascia una lezione unica di vita e di teatro, spesa solo nella passione per il palcoscenico nelle sue forme piu' diverse e nell'amore per il suo pubblico". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ricorda Tedeschi. "Anche la scoperta della sua vocazione - prosegue Sala con un post su Facebook - ha un significato molto profondo e particolare, essendosi rivelata nel campo di prigionia di Sambostel dove fu internato per il suo rifiuto di aderire alla Repubblica di Salo'. Fu li' che inizio' a recitare e furono i suoi compagni di prigionia (tra cui Giovanni Guareschi ed Enzo Paci) a convincerlo che quella era la sua strada. Da li' - prosegue il sindaco di Milano - una carriera lunga 70 anni che ha reso onore al teatro, al cinema e anche alla televisione italiana. Gianrico Tedeschi ha lavorato con i piu' grandi registi italiani, da Visconti a Strehler e a Ronconi, ma il suo vero orgoglio e' sempre stato di aver reso felice il suo pubblico, la sua gente. Un grande milanese", conclude Sala.

"Ciao Gianrico... Che dolore per tutti noi": cosi' l'Anpi, in un tweet, saluta Gianrico Tedeschi.

"Cento anni di vita e una carriera straordinaria, anche al Piccolo Teatro": con queste parole il teatro milanese ha pubblicato sui propri social una serie di immagini come omaggio a Gianrico Tedeschi, che al Piccolo aveva partecipato ad alcuni spettacoli storici. Si va da "La vedova scaltra", di Carlo Goldoni nel 1953 con la regia di Giorgio Strehler a "La compagnia degli uomini" di Edward Bond, con la regia di Luca Ronconi nel 2011. Ma Tedeschi fu anche protagonista della mitica tourne'e di "Arlecchino servitore di due padroni - sempre Goldoni-Strehler - al New York City Center nel 1960; nel 1967 recito' in "Unterdenlinden" di Roberto Roversi, regia di Raffaele Maiello; nel 1973 fu un scena con "L'opera da tre soldi" di Brecht, regia di Giorgio Strehler; nello stesso anno, una nuova edizione di "Arlecchino".








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