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Milano
di Fabio Massa
 
Franco D’Alfonso, definito per lungo tempo l’ideologo arancione, in una intervista ad Affaritaliani.it commenta la “cena dei litigi” a casa di Gad Lerner: “Ricordo che nel 2011 il centrodestra si divise sanguinosamente sul posto di vicesindaco a Salvini o De Corato. Si è visto come è finita”… L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
 
Assessore D’Alfonso, quanti litigi sul vicesindaco.
Sì, litigi inutili: la composizione della giunta è un problema del sindaco, non del candidato sindaco. 
 
Però gli accordi si fanno prima.
Io penso che portino sfiga gli accordi fatti prima. L’ultima volta che mi ricordo di una rissa e poi di un accordo sul posto del vicesindaco è stato nel 2011 quando il centrodestra si è diviso sanguinosamente tra Salvini e De Corato vicesindaco. Si è visto come è finita.
 
Scherzi a parte, qualche problema c’è.
C’è un problema vero che è quello di dare la possibilità e dare una rappresentanza a una sinistra più identitaria. Detto questo, faccio una leggera fatica a pensare che tutto questo sia appeso a un nome o a un ruolo. C’è una evidente questione politica, e quindi parliamo di politica.
 
Lei che cosa sta facendo?
Io sto lavorando insieme a tutte le persone che si sono ritrovate  nel documento municipalista di novembre, e lo vorrei sottolineare, perché quel documento ha dato origine all’iniziativa degli assessori. Sto lavorando con tutte quelle persone a un’ipotesi di lista municipalista con Sala. La nostra posizione è nota, viene da molto da lontano ed è un pezzo rilevante dell’esperienza arancione dell’amministrazione pisapia. Ma mi faccia dire una cosa che sembra scontata…
 
Prego.
Le primarie sono finite. Adesso dobbiamo mettere in piedi una proposta politica unitaria, dotata di grande coesione. 
 
E quindi?
Quindi voglio dire che c’è una netta distinzione tra i giustizialisti alla Nando Dalla Chiesa e Gherardo Colombo e una sinistra che è stata al governo con la giunta Pisapia, con Sel e i comitati Limonta. Non è che alcuni personaggi tipo Fedrighini, o Monguzzi, che si sono mossi contro la giunta Pisapia e continuano a muoversi contro la giunta Pisapia, dalla delibera degli scali alla commissione Expo lo fanno per alta idealità. Stanno facendo solo un’operazione classica, come Biscardini che in questo è un maestro, per un problema di posizionamento per vedere dove riescono a trovare un vantaggio personale. 
 
Durissimo.
Beh, c’è una grande differenza tra noi e loro. Che ci sia una necessità di avere una sinistra e una sensibilità più a sinistra di Sala è del tutto evidente, è stata la caratteristica di Milano e di Pisapia, e quindi a mio avviso si deve fare di tutto per mantenerla. Ma facendolo su un piano politico, non sul piano di una contrattazione.
 
Ultima battuta: lei sta cercando di ricomporre?
Sì, stiamo cercando di ricomporre anche se non capisco perché sia stato rotto. Ancora non capisco il motivo per cui questa esperienza è stata danneggiata dall’interno e dal vertice. C’è stata una serie di strani errori che ci hanno portato qui. Ma c’è ancora tempo per sistemare le cose. Basta non tornare a Turigliatto. 
 
@FabioAMassa
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