Milano
Da Calabresi a Majorino, il gran ballo dei candidati sindaco. Ma il cerimoniere è Sala. Rumors
Se saranno primarie (ed è questa la vera lotta), Pierfrancesco Majorino è favorito su tutti. Mario Calabresi però...
Da Calabresi a Majorino, il gran ballo dei candidati sindaco. Ma il cerimoniere è Sala. Rumors
Le grandi manovre sono iniziate. Non potrebbe essere altrimenti. Se è vero che la politica cittadina ha visto scemare la sua importanza nel tempo, e che il consiglio comunale di Milano non è più così appetibile sullo scacchiere della politica nazionale poiché non è più una delle vie con cui si arriva a Roma o a incarichi più prestigiosi, è pur vero che la figura del primo cittadino di Milano ha un enorme valore e visibilità.
E così, visto che il secondo mandato del sindaco Beppe Sala ha superato la sua metà, e dunque si avvia nel giro di un paio d'anni al termine, iniziano le grandi manovre soprattutto nel centrosinistra per capire chi sarà il successore. Con un po' di punti fermi. Prima di tutto pensare che Beppe Sala starà fuori dalla contesa - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it - è assolutamente sbagliato. Pare proprio infatti che Sala non ha intenzione di fare l'osservatore nel processo di selezione del suo successore, come (inizialmente!) aveva fatto Giuliano Pisapia, salvo poi sostenere alle primarie Francesca Balzani, arrivata seconda al 34 per cento. Il terzo del mazzo era Pierfrancesco Majorino, con il 23 per cento: una candidatura che ruppe il fronte a sinistra e garantì la candidatura proprio a Sala. Dunque, la partita del sindaco futuro passa anche dall'ufficio del sindaco attuale. Non è un dato scontato.
Secondo. Il Partito Democratico è assai diviso sulla possibile candidatura di Pierfrancesco Majorino, il quale ha svolto e reso noto un sondaggio con un campione di 800 persone nel quale i risultati erano per lui assai lusinghieri. Rimane la contrarietà di una parte del gruppo dirigente metropolitano, che non lo vuole e invece spinge per una opzione civica.
Alla finestra, ad oggi, c'è Pierfrancesco Maran, che però siede in uno scranno a Bruxelles. Così come per la rappresentanza femminile, dello stesso gruppo di Maran, c'è in attesa Lia Quartapelle, che però si è molto adattata alla vita parlamentare romana. Si vedrà.
Di certo, se saranno primarie (ed è questa la vera lotta), Pierfrancesco Majorino è favorito su tutti. Anche se uno dei problemi di una candidatura così politica è non solo il consenso esterno al partito, che il sondaggio vorrebbe dimostrare che esiste ed è rilevante, ma soprattutto la raccolta della dotazione finanziaria per reggere una campagna elettorale che potrebbe essere molto impegnativa.
Terzo. Mario Calabresi. E' lui il candidato in pectore. Certo, il sindaco Sala lo aveva "lanciato" e lui aveva nicchiato, smentendo con poca convinzione. Di fatto una sorta di falsa partenza. Ma rumors di Affaritaliani.it raccontano di una struttura che sta già iniziando a formarsi per sostenere la candidatura di Calabresi, che però non convince una certa sinistra radicale (per motivazioni, anche abbastanza assurde, che affondano nella storia della città e d'Italia). In questo gruppo si starebbero delineando le prime funzioni, e Calabresi pare essere in grado di effettuare pure una efficace raccolta fondi per fare una buona campagna. Le incognite su Calabresi sono due, tuttavia. La prima è legata alle primarie: se ci saranno, per lui sarà durissima perché Majorino è assai forte nel partito. La seconda è legata alla sua azienda, Chora Media. Che ha rilevato Will con un esborso milionario facendo in effetti un ottimo affare, visto che il giornale fondato da Alessandro Tommasi (che nel frattempo ha fatto un giro in politica tentando di farsi eleggere in Europa e poi è tornato nel mondo dell'innovazione) è il comparto forse più vitale di Chora Media. La quale però sta scontando l'esplosione della bolla dei podcast, un fenomeno che può metterne a rischio la tenuta. Nel 2023 il rosso fu di 3,1 milioni. Si vedrà se il piano di diversificazione e di risparmio dei costi del 2024 ha dato i suoi frutti quando verrà depositato il bilancio tra qualche mese.
Tornando alla candidatura a sindaco, l'ultimo elemento da considerare è la sinistra radicale che di fatto sta facendo la vera opposizione a Beppe Sala, e dalla quale originano e germinano tutti gli esposti che hanno portato al blocco dell'edilizia milanese. C'è chi pensa che ci sarebbe addirittura una correlazione abbastanza diretta tra accessi agli atti ed esposti in Procura. Una situazione che non si sanerà ovviamente, dal punto di vista politico, ma anzi andrà a esacerbarsi in prossimità delle elezioni. Chissà se Monguzzi&Co. vorranno schierarsi con Majorino, e se lui accettasse il loro appoggio: di certo questo non farebbe che peggiorare enormemente i rapporti con Sala che - questo è chiaro - la partita la vuol giocare e ha carte da mettere sul tavolo.