Milano

Da giornalista a banchiere Ior. L’incredibile bufala su un milanese

Antonino D’Anna selezionato "per diventare il nuovo presidente dello Ior"

di Fabio Massa

Pazzie del giornalismo. A tratti, anche divertenti. Antonino D’Anna è un giornalista di origini calabresi ma trapiantato a Milano ormai da molti anni. Già in forza ad Affaritaliani.it attualmente scrive per Italia Oggi. E’ uno dei pochi esperti italiani di Vaticano e dintorni. Talmente esperto che ben due siti che si rifanno all’esperienza cattolica, l’hanno citato in modo alquanto particolare. Il primo è catholicculture.org, il sito della Trinity Communications, una società nata nel 1985 ad opera di Jeffrey Mirus, già fondatore del Christendom College. E che cosa c’entra questo sito americano con Antonino D’Anna, milanese d’importazione? E’ presto detto: “The Italian newspaper Italia Oggi, which broke the news that the audit was being suspended also reported that Antonino D’Anna, who had been considered a candidate to become the new president of the Institute for Religious Works, had removed his name from consideration…” Il che, tradotto, vuol dire che Antonino D’Anna in un primo tempo era stato selezionate per diventare il nuovo presidente dello Ior, la potente banca vaticana. Peccato che invece D’Anna fosse l’autore del pezzo. Ma non è finita qui. Perché anche per katholieknieuwsblad.nl, un giornale olandese, il buon D’Anna era in predicato di diventare presidente dello Ior: “Tegelijkertijd werd bekend dat een beoogde opvolger om de Vaticaanse ‘bank’ IOR te leiden, Antonino D’Anna, voor de eer bedankte. Hij verklaarde zich “ongemakkelijk” te voelen bij de functie vanwege de “complexe situatie”.” Il che, tradotto, vuol dire più o meno che “era stata annunciata una possibile successione alla guida dello Ior nella persona di Antonino D’Anna, che però ha rifiutato l’onore dichiarando di sentirsi “a disagio per la complessa situazione in cui versa la banca vaticana”. Per la serie, quando a volte la notizia è chi la notizia l’ha scritta.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it







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