Milano
Dad, anche la succursale del Virgilio di Milano è occupata
La succursale del liceo Virgilio di via Pisacane è l’undicesima scuola occupata a Milano. Il blitz questa mattina di circa quindici studenti
Dad, anche la succursale del Virgilio di Milano è occupata
La succursale del liceo Virgilio di via Pisacane è l’undicesima scuola occupata a Milano. Il blitz questa mattina di circa quindici studenti che hanno deciso di continuare a svolgere le lezioni in didattica a distanza direttamente dalla loro scuola. “Tramite questa occupazione vogliamo sottolineare i problemi che da sempre penalizzano la scuola e che il Covid ha accentuato impedendo un rientro in presenza e soprattutto in sicurezza – dichiarano gli studenti -. Il Covid ha messo tutto il paese in ginocchio, soprattutto la scuola. Il governo ha fatto promesse su promesse e nessuna di queste promesse è stata mantenuta. Le scuole si sono dovute organizzare con la massima efficienza, il massimo sforzo e la massima volontà̀ da parte del dirigente scolastico per un rientro in sicurezza a settembre, che da parte del liceo Virgilio era stato fatto. Dopo un mese, con l’arrivo della seconda ondata ci hanno richiuso, obbligando studenti e professori a ritornare alla didattica a distanza. Durante la pausa natalizia le scuole si sono nuovamente dovute organizzare per un rientro al 75% in presenza, due giorni dopo per un rientro al 50% per poi ritrovarsi di nuovo chiusi a casa. Come studenti e studentesse del liceo Virgilio, eravamo pronti per il rientro in quanto l’organizzazione scolastica è stata fatta nei tempi giusti e con grande rigore”. Terminate le lezioni i ragazzi si uniranno in una assemblea: “Vogliamo chiarezza e organizzazione da parte del governo che ora più̀ che mai sta lasciando tutti i giovani senza un’istruzione. Vogliamo un’organizzazione sui piani di rientro: il rientro deve avvenire in sicurezza per studenti, docenti e personale ATA. Ci vogliono finanziamenti al trasporto pubblico perché molte studentesse e molti studenti, per arrivare a scuola, devono usufruire dei mezzi di trasporto come treni, autobus, metro e tram, tutti luoghi in cui il virus è trasmettibile perché non vengono garantite le regole base di prevenzione del contagio come ad esempio il distanziamento – proseguono gli studenti -. Il Covid è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un vaso pieno zeppo di trent’anni di tagli all’istruzione e noncuranza da parte delle istituzioni. Il problema dello spazio è principale anche all’interno delle scuole, infatti sono sempre più presenti classi pollaio, dove è difficile garantire un distanziamento”. Tutti gli studenti hanno già effettuato il tampone rapido anticovid. Alle 16 ci sarà un “presidio sanitario” per permettere ad altri ragazzi di entrare a scuola.