Milano
Dapei, ex capo campagna Parisi: “Votiamo Sala nel 2021”
L’ex capo campagna di Parisi: “Sono di Forza Italia ma propongo di votare Beppe Sala per il prossimo mandato. È un patto olimpico”
Bruno Dapei, ex capo della campagna di Parisi ad Affaritaliani.it: “Sono di Forza Italia ma propongo di votare Beppe Sala per il prossimo mandato. È un patto olimpico”. L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO
Dapei lei è stato capogruppo di Forza Italia a vari livelli, Presidente del Consiglio provinciale, capo-campagna di Stefano Parisi alle ultime comunali. Propone al centrodestra di votare Sala alle prossime amministrative?
Si. La sfida dei Giochi del 2026 impone scelte coraggiose e lungimiranti. Si potrebbe partire da questa. Credo sarebbe molto utile per Milano un “patto olimpico” tra uomini, e partiti, di buona volontà. Per storia personale e capacità Beppe Sala può esserne il miglior garante. Ecco perché parte una raccolta di firme in tal senso anche se non mi aspetto che tutti accettino a caldo, a partire da lui stesso. ma è un dibattito utile che va aperto soprattutto nel mio cdx.
Lei si sente ancora di Forza Italia?
Sono in Forza Italia dal 1994, mi considero uno della vecchia guardia che sul campo non arretrerà un centimetro, fino all’ultimo, neppure davanti al nemico più agguerrito.
Ma il Pd non è vostro nemico?
Appunto. Fosse stato per loro quante buone cose fatte negli ultimi 20 anni non avrebbero visto la luce? A Milano servono anche le nostre idee e il nostro contributo. Mi conforta ricordare, con le debite proporzioni, che Montanelli propose qualcosa di simile a parti invertite, quando invitò il csx nel 2001 a votare per Albertini. I partiti non lo ascoltarono ma gli elettori sì, visto che fu l’unico sindaco nella storia eletto a maggioranza assoluta al primo turno.
Quindi Sala si dovrebbe smarcare dal Pd... Ma ci sarebbe la possibilità di chiamare i moderati senza simboli sotto la sua bandiera?
Io non ho in testa formule politico-elettorali ma un modello di governo locale fino all’arrivo della fiamma olimpica. alle amministrative la competizione dovrà far scegliere ai milanesi tra diversi programmi, con un patto vincolante anche per chi, non maggioritario, dovrà rivedere alcune modalità di approccio a partire dall’ostruzionismo. Sala ne deve essere il garante, da sindaco di uno schieramento che vada oltre gli steccati ideologici. Lui oggi non governa grazie al PD, ma semmai viceversa. 5 dei 9 municipi sono guidati dal cdx e dalle scorse comunali, finite 51 a 49 al ballottaggio, il cdx è cresciuto sia alle politiche che alle europee. Non dimentichiamo che fu il cdx a portare Sala a guidare prima la macchina comunale e poi quella di Expo.
Non lo ritiene un "tradimento" di Parisi? E come la mettiamo col cdx sulle barricate contro Sala per esempio per l’aumento del biglietto ATM?
Parisi sarebbe stato un ottimo sindaco. Sono orgoglioso del lavoro fatto insieme a lui quasi più di quando vinsi sfide difficili come contro Penati. Tra l’altro la candidatura di Stefano aveva portato Forza Italia a superare il 20% in città malgrado anche la lista civica. Quel patrimonio non si spende dicendo solo dei No, tra l’altro con troppi doppi o tripli incarichi. Chi usa davvero i mezzi pubblici a Milano si abbona e viaggia tutto il giorno a meno di 1 euro. Il biglietto anche aumentato per i viaggiatori saltuari non copre i costi del servizio. Davvero con questa battaglia pensiamo di vincere a Milano? Piuttosto incalziamo Comune e Città metropolitana sulla qualità del servizio, a partire dalla frequenza da potenziare su molte linee sia urbane che interurbane. Spieghiamo invece agli elettori che col biglietto a un euro e senza addizionale IRPEF abbiamo saputo proiettare Milano nel futuro. Le Olimpiadi 2026 sono un frutto anche di quel lavoro.