Milano
Dario Fo, concerto nazirock nel suo teatro nel giorno del ricordo delle foibe
Polemiche furiose su un evento patrocinato dal Municipio 4 del Comune di Milano alla Palazzina Liberty di Dario Fo. La sinistra: "Concerto nazirock"
COncerto nazirock nel teatro di Dario Fo nel giorno del ricordo delle foibe
Furiosa polemica sull'evento in programma il prossimo 13 febbraio alla Palazzina Liberty, entrata nella storia per Dario Fo e Franca Rame. Per il giorno del ricordo dedicato alle vittime delle foibe, infatti. il Municipio 4 del Comune di Milano ha deciso di patrocinare un'iniziativa che, secondo la sinistra milanese, avrà come protagonisti "personaggi dichiaratamente vicini all'ultradestra neofascista di Lealtà e Azione e a tesi revisioniste".
La maggioranza di centrodestra del Municipio, guidato dal leghista Paolo Bassi, ha concesso il logo istituzionale a una serata dedicata alla tragedia delle foibe, invitando sul palco anche "il cantautore Federico Goglio, autore di diversi libri sul tema", come si legge nella delibera sul tema, e l’esule Tito Lucillo Sidari "vicesindaco del libero Comune di Pola in esilio, che avrà modo di raccontare al pubblico il dramma vissuto da lui e dalla sua famiglia in quegli anni".
Polemica furiosa sull'evento patrocinato dal Municipio 4 alla Palazzina Liberty
Ma secondo la sinistra l'identikit dei due invitati sarebbe diversa e definisce il cantante Federico Goglio, in arte Skoll, "rappresentante di spicco del cosiddetto ‘rock identitario’ italiano, ovvero formazioni musicali di ultradestra vicino a Lealtà e Azione" denuncia il gruppo consiliare di Sinistra x Milano. Mentre il secondo sarebbe "vicino a Casa Pound e a Lealtà e Azione, è noto per le sue teorie revisioniste".
Nell'ottobre scorso, quando è morto Dario Fo, è nata l''idea di intitolargli la Palazzina Liberty. Sul punto, come riporta Repubblica, polemizza il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato: "La Palazzina non è intestata a Dario Fo, né è di proprietà della sinistra, è un bene di tutti. Ormai gli esponenti della sinistra vedono 'fascisti' da tutte le parti, ne sono ossessionati, a sentir loro ce ne sono più oggi che nel Ventennio".