Milano
Dazi Usa, la Lombardia chiede una "risposta europea". No all'uso delle risorse Finlombarda
Scontri e scambi di accuse durante il consiglio regionale straordinario chiesto dalle opposizioni. L'assessore Guidesi: "Una conferma dei dazi comporterebbe un impatto significativo per la Lombardia"

Dazi Usa, la Lombardia chiede una "risposta europea". No all'uso delle risorse Finlombarda
Accuse, veleni, ordini del giorno bocciati. In Lombardia il Consiglio regionale straordinario chiesto dalle opposizioni per parlare dei dazi Usa si è concluso con un documento del centrodestra che impegna la giunta a sostenere il governo nelle trattative già attivate con la Commissione europea per trovare soluzioni "concrete" a tutela dell'economia italiana e lombarda. Per l’Aula la risposta "deve essere europea", con un accordo negoziato tra Commissione e Usa, con la Lombardia che deve mantenere e consolidare "il proprio ruolo di partner strategico per le imprese".
Bocciato un ordine del giorno presentato dal Pd, e sottoscritto dalle minoranze, che chiedeva "un congruo stanziamento" per mettere "in sicurezza il sistema produttivo lombardo" recuperando "più risorse possibili da quelle inutilizzate da Finlombarda".
Guidesi: "Un'eventuale conferma dei dazi avrebbe un impatto significativo per la Lombardia"
Per la giunta sono intervenuti gli assessori allo Sviluppo Economico e all'Agricoltura Guido Guidesi e Alessandro Beduschi: "Siamo allineati alle associazioni di categoria con piena consapevolezza del rischio che le imprese potrebbero correre sul proprio posizionamento competitivo" ha detto Guidesi, evidenziando che un'eventuale conferma dei dazi americani "comporterebbe un impatto significativo per la Lombardia la cui bilancia con gli Stati Uniti risulta tra le più attive con circa 14 miliardi di euro" e auspicando la nascita di "un nuovo patto atlantico commerciale". Mentre Beduschi ha assicurato che “la Regione si sta muovendo in sintonia con Ue e governo” garantendo “anche supporto all’azione di interlocuzione con gli Usa".
Majorino: "Colpiti negativamente dalla chiusura della maggioranza sulle nostre proposte"
"Siamo colpiti negativamente dalla reazione della maggioranza rispetto a quanto abbiamo proposto" ha commentato il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino sottolineando che il centrodestra "è in stato confusionale sui dazi".
"Oggi - ha ribattuto il capogruppo di FdI Christian Garavaglia - il Pd solleva gli scudi, dimenticando che quanto sta facendo il governo Trump di fatto è il continuare un cammino già impostato dall'amministrazione precedente di Biden". Garavaglia ha parlato di "un teatrino politico" messo in piedi dalle minoranze e di un dibattito caratterizzato da "un'impostazione ideologica".
Caparini con la maglietta 'Make West Great Again'
Anche per il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta il Consiglio straordinario sui dazi, di fatto, è stato "inutile" visto che "rispetto a quando è stato chiesto c'è questa sospensione dei dazi e quindi c'è un clima diverso". In Aula il leghista Davide Caparini si è presentato con la maglietta 'Make West Great Again' mentre per Giovanni Malanchini “la discussione in Consiglio rivela la volontà di strumentalizzare un problema che tuttavia a livello di Pd nazionale viene affrontato in modo contraddittorio”.
Per Jonathan Lobati di Forza Italia “servono ragionevolezza e una posizione comune europea, dando fiducia alla Commissione ed evitando i nazionalismi”. "Ma i dazi - ha osservato Pietro Bussolati del Pd - servono a indebolire le democrazie, l'Europa e a costruire un nuovo ordine mondiale".
Critico anche il consigliere dem Matteo Piloni per il fatto che l'Aula ha rifiutato "la messa a disposizione dei 180 milioni di euro che Finlombarda, la finanziaria della Regione, non sta utilizzando per sostenere subito le aziende".
"Il caos creato dai continui annunci dell’amministrazione Trump sui dazi nei confronti dei Paesi europei sta già creando gravi danni al sistema produttivo italiano e, in particolare, a quello lombardo. In questo clima di assoluta incertezza è, infatti, estremamente difficile per le nostre aziende pianificare e investire" ha osservato la consigliera di Italia Viva Lisa Noja. Il capogruppo del M5s Nicola di Marco ha invece richiesto l'istituzione di un comitato di crisi a livello regionale "per cercare di compensare gli effetti che potranno derivare dall’applicazione dei dazi”.
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