Milano
De Cesaris: Balzani e Tajani in pole per il ruolo di vice
Pochi giorni, prima per sondare qualsiasi minimo spazio in cui inserirsi per stimolare un ripensamento, poi eventualmente per mostrare che la maggioranza c'e', e' coesa e cosi' pronta per chiudere il mandato, nominando in fretta il nuovo vice sindaco e, meno sicuramente negli stessi tempi, anche il nuovo titolare dell'urbanistica. Giuliano Pisapia e' alle prese con le dimissioni del suo vice, Ada Lucia De Cesaris, che ha abbandonato un ruolo chiave - non solo quello di numero due a Palazzo Marino, ma anche architrave di tutta una serie di capitoli importanti per la citta' - a meno di un anno dalle nuove amministrative, dichiarando motivi politici alla base della scelta. Il sindaco di Milano ha tastato il polso dei partiti di maggioranza: Pd, Sel, la lista Milano civica e Rifondazione sono stati convocati per confronti separati con Pisapia, dai quali sarebbero emerse due comuni impressioni. Da un lato un sindaco preccupato per la questione, dall'altro la sensazione che non restera', comunque, una vicenda sospesa a lungo. La partita, infatti, dovrebbe chiudersi in tempi brevi, probilmente gia' entro la fine della settimana. La prima tappa dovrebbe essere l'individuazione del nuovo vice sindaco tra gli assessori.
Considerata la prassi, supportata dalle dichiarazioni convinte di Pisapia che ha sempre proclamato l'opportunita' di un vice donna, il campo dei papabili si restringe. Stando ai rumors, in pole position ci sarebbero la titolare del bilancio, Francesca Balzani, e l'assessore al Lavoro, Cristina Tajani. La nomina della prima, da sempre molto stimata dal sindaco, sarebbe anche un gesto verso il primo partito di maggioranza, il Pd, al quale la Balzani appartiene. Scegliere Tajani vorrebbe invece dire guardare piu' a sinistra. Piu' complicata la partita dell'Urbanistica: qui Pisapia ha bisogno di competenza e rapidita' di adattamento in ragione dello scarso numero di mesi che mancano alla fine del mandato e dei complicati capitoli aperti, dallo stadio del Portello al dopo Expo. In teoria, inoltre, anche per questa poltrona dovrebbe pesare la variabile di genere, visto che la composizione meta' donne e meta' uomini della Giunta e' sempre stata rivendicata da Pisapia come obiettivo e merito. Il sindaco comunque non avrebbe affrontato l'argomento con chi ha varcato la porta del suo ufficio, dal segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati, al capogruppo in consiglio, Lamberto Bertole', da Elisabetta Strada (Milano civica) a Matteo Prencipe (segretario provinciale Prc), fino a Mirko Mazzali e Chiara Cremonesi per Sel. Il giro di consultazioni sarebbe, infatti, piu' servito per misurare gli stati d'animo e fare il punto della situazione. Un vero vertice di maggioranza dovrebbe, invece, essere convocato nei prossimi giorni, dove Pisapia dovrebbe arrivare con i nomi da condividere con le forze che lo sostengono prima dell'ufficializzazione. Sempre che nel frattempo Ada Lucia De Cesaris non ci abbia ripensato, come in molti continuano ad auspicare.
Il Pd torna intanto a manifestare tutta la sua "incredulita'" per le dimissioni rassegnate dall'ex vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris. Il capogruppo del partito in consiglio comunale, Lamberto Bertole', ha ribadito il suo dispiacere quanto deciso da De Cesaris, allontanando dal Pd lo spettro della scarsa collaborazione paventato dal comunicato diffuso dalla ex vicesindaco, in cui De Cesaris motivava la sua decisione con "il venir meno del rapporto di fiducia con una parte della maggioranza in Consiglio comunale". Bertole' ha da un lato fatto notare che nella nota non si fa diretto riferimento al Pd, e dall'altro ha comunque voluto sottolineare come partito l'abbia invece sempre sostenuta: "elementi di contrasto - ha detto - non li capisco e non li vedo. Credo che tutto si possa dire tranne che il Pd non abbia sostenuto le politiche urbanistiche".