Milano
De Cesaris, rabbia Majorino: "Sorriso della destra è una ferita"
"Leggo oggi i commenti degli esponenti di destra tutti ringalluzziti - e pure l'annuncio di Del Debbio come candidato sindaco -. Ecco: io credo si debba andare avanti. Nel rispetto assoluto delle scelte personali ma con grande decisione. Il lavoro di questi anni - difficili, duri, belli - non va messo nel cassetto. Ed anzi va portato avanti con orgoglio e decisione. Costruendo insieme, tutti quanti, anche al di là dei ruoli di oggi, il futuro". Così l'assessore Pierfrancesco Majorino in un post su Facebook. "Non ho capito - prosegue - la scelta di Lucia (e spero sempre che ci ripensi) perchè davvero non comprendo le ragioni politiche di un atto simile. So che ha fatto ottime cose (ad esempio correggendo radicalmente il Pgt ereditato dalla Moratti) e che continuerà comunque a battersi nel nome delle proprie idee. Penso che il centrosinistra milanese debba insistere. Il sorriso della destra di queste ore grave, una ferita che non possiamo accettare".
PISAPIA: "CI STIAMO RAGIONANDO, SPERO CI RIPENSI"/ "Con Lucia oggi ci siamo visti. Ci stiamo ragionando. Spero che ci ripensi". Giuliano Pisapia a margine della presentazione del servizio di scooter sharing a palazzo Reale racconta il suo incontro con l'ex vicesindaco De Cesaris all'indomani delle dimissioni del suo secondo. Occasione per Pisapia di ribadire di essere "molto dispiaciuto" della scelta di De Cesaris
FIANO: "ORA ACCELERARE CON LE PRIMARIE"/ "Governare Milano è una cosa seria e difficile, così come lo sono le elezioni del 2016 dove dobbiamo vincere la nuova scommessa per Milano. Per questo le dimissioni di Lucia De Cesaris, sono cosa grave. Ora è il tempo di un chiarimento nella maggioranza e tra questa e la Giunta per proseguire il lavoro. Poi accelerazione del processo tecnico e politico delle Primarie. Solo così permetteremo la più proficua chiusura del mandato di Giuliano Pisapia e la miglior configurazione del Centrosinistra milanese a partire già da settembre, investendo sulla partecipazione e scegliendo rapidamente regole e date per le primarie. Quella è la nostra strada per vincere. Per questo maniche rimboccate adesso per unire quello che ieri si e' diviso chiunque avesse torto o ragione". Lo dice Emanuele Fiano, deputato e responsabile sicurezza e riforme della segretaria nazionale Pd
GELMINI (FORZA ITALIA): "SI DIMETTA ANCHE PISAPIA"/ "Milano è la capitale produttiva del Paese, ed è senza guida. Il Sindaco, dopo il diniego a ricandidarsi, ha lasciato di fatto la cabina di comando. La Vicesindaco si è dimessa. Il bilancio sarà forse approvato (a luglio!) solo grazie ai voti di Forza Italia. I servizi sono amministrati in proroga, con regime in dodicesimi. Quanto alla sicurezza e al degrado, è sufficiente leggere i giornali: salire su un tram, passeggiare o uscire la sera sono diventate imprese per coraggiosi. Le attività economiche sono vessate dalla tassazione di un Comune sempre più affamato a causa del caos gestionale. Ci sono partite aperte fondamentali: dopo Expo, nuove linee del metrò, gestione delle partecipate, welfare da potenziare. Pisapia non è diverso da Marino: si salva solo perché Milano sa funzionare anche malgrado il vuoto di governo. Il quadro sta davvero precipitando. Non è possibile nemmen o immaginare di aspettare un altro anno in questa situazione di logoramento e asfissia gestionale. Pisapia sia responsabile, si dimetta in anticipo e dia modo ai milanesi di scegliere il proprio futuro entro dicembre. Questa Giunta ha fallito. Abbia la decenza di staccare la spina: Milano non ha nessuna intenzione di fallire insieme a Palazzo Marino". Lo dichiara Mariastella Gelmini, coordinatrice FI Lombardia
BOERI: "TRISTE E PREOCCUPATO PER LA GIUNTA"/ "Che dire? Sono triste e preoccupato per quel che succede nella Giunta di Milano. Mai come in questo momento servirebbe recuperare lo spirito e la forza del 2011". Così l'ex assessore Stefano Boeri su Facebook commenta le dimissioni del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Boeri rimise le deleghe alla Cultura nel novembre 2011 con una lettera al sindaco in cui spiegava il gesto come "un atto distensivo e di fiducia nei confronti del sindaco" dopo le incomprensioni e le polemiche con il primo cittadino Pisapia.