Milano

Dehors, Cappello (Milano): "Serve condivisione con i Comuni"

di Nicolò Rubeis

Il ministro Urso vuole rendere strutturali i tavoli all'aperto. L'assessore milanese Cappello: "Serve il coinvolgimento di chi occupa ogni giorno il territorio"

Dehors, Cappello (Milano): "Serve condivisione con i Comuni"

Sui dehors "il ministro Urso ha parlato di condivisione con tutte le parti coinvolte e spero quindi nel coinvolgimento di chi si occupa ogni giorno del territorio e ne conosce potenzialità e problemi". L'assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Milano, Alessia Cappello, ha commentato così con Affaritaliani.it Milano le dichiarazioni del ministro Adolfo Urso sull'intenzione del governo di rendere strutturali i tavoli all'aperto, sempre più presenti nelle città dopo la pandemia.

Urso: "Dehors, rendere la ristorazione ancora più funzionale alla socialità"

Secondo Urso questa "può essere un'occasione per rendere la ristorazione ancora più funzionale alla socialità e a quel decoro urbano che nei centri storici va sempre più affermato". Dopo le critiche, come quelle del Codacons, l'associazione dei consumatori, che ha parlato di "uno stupro ai danni dei centri storici e delle città e un immenso regalo a bar e ristoranti sulla pelle dei cittadini", il ministro ha assicurato che sul tema si sta confrontando con le associazioni di categoria, Anci e le Soprintendenze da cui riscontra "pieno consenso".  L'estensione stabile dei dehors per Urso potrebbe anche avere un ruolo nel "recuperare" determinate aree urbane che altrimenti potrebbero essere critiche.

Il Comune di Roma all'attacco: "Assurdo e inaccettabile che decida il ministro"

Parole che non fermano le polemiche, specie quelle delle amministrazioni locali che vogliono decidere in base alle loro specifiche realtà. Ieri, per esempio, il Comune di Roma ha criticato duramente il ministro: "Assurdo e inaccettabile - ha detto l'assessora alle Attività produttive di Roma Capitale Monica Lucarelli - che il ministro Urso e il governo centrale decidano unilateralmente per le amministrazioni locali. La decisione di mantenere i dehors risultanti dalla pandemia senza tener conto delle specificità locali è un evidente segno di arroganza e disinteresse da parte del governo centrale".

Cappello, dal canto suo, aspetta "di conoscere meglio la proposta del ministro" ma si augura "che si intavoli davvero un confronto sul tema" che tenga conto di chi vive e conosce il territorio.

"Dopo un anno e mezzo di silenzio e nessuna azione concreta sul tema dehors e Tavolini, Urso si ricorda improvvisamente di un intero settore senza più regole e certezze dopo la pandemia calpestando ancora una volta le specificità locali e le prerogative dei sindaci nella programmazione territoriale" ha attaccato in una nota il deputato Pd Andrea Casu.

De Priamo (FdI): "Urso è al lavoro per una norma condivisa"

A difendere il ministro ci ha pensato il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo: "Polemica superflua. Questo governo vuole il bene dei cittadini, dei turisti e dei proprietari di locali commerciali. Non a caso Urso è al lavoro con le associazioni di categoria, con l'Anci e con le Soprintendenze in modo di arrivare il più presto possibile a una norma condivisa per rendere strutturali i dehors". Al centro "c'è la garanzia di mantenere intatto il decoro della città e dare sostegno alle attività economiche, evitando le occupazioni selvagge" ha concluso.







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