Del Corno e la retromarcia sulla gratuità, ora tutto gratis. Ed è un errore
L'assessore contro il ministro Bonisoli. Accesso gratis ai musei sempre. Ma così non va
by Bruce Wayne
Certo che trovarci a difendere il Ministro Bonisoli è cosa che mai avremmo ipotizzato. Ma a volte la realtà si incarica di andare oltre le ipotesi più azzardate, e quindi tant'è. E dunque: il Ministro ha annunciato l'abolizione delle domeniche gratuite al Museo e per un giornale che ha sempre sostenuto la necessità di far pagare gli ingressi, seppur probabilmente per motivazioni differenti rispetto a Bonisoli, non c'è che da rallegrarsene.
È però sorprendente la risposta dell'assessore Del Corno, che contro Bonisoli ha avviato una campagna tutta politica di grande determinazione. E poche ragioni. Ora vi spieghiamo perché. Del Corno, come riportato anche da questo giornale, ha indicato come una sventura la decisione del ministro dato che la gratuità dei musei, parola dell'assessore, è stata "Una delle misure più intelligenti e produttive nel campo delle politiche culturali" . Come si può evincere da un interessante articolo riportato da Dagospia (http://m.dagospia.com/basta-domeniche-gratis-al-museo-polemiche-parlano-anna-coliva-e-cecilie-hollberg-e-il-colosseo-180087) pare che il nostro prode assessore abbia più oppositori in questa sua crociata. Ma anche questo non basta.
Andiamo al merito. Che significato ha far accedere gratis permanentemente ai musei? Ricordiamoci infatti che del Corno ha reso permanente l'ingresso gratuito anche un pomeriggio a settimana! Nel marketing si sa che l'ultima spiaggia è il pricing e quando si arriva li vuol dire davvero che le idee sono finite. Peraltro, non riusciamo davvero a capire. In una intervista proprio ad Affaritaliani.it Milano, lui a domanda precisa affermava: "Non crede che la gratuità sia diseducativa? La gratuità è utile se aiuta a invitare qualcuno a usufruire di qualcosa al quale non avrebbe avuto accesso senza gratuità. Dopodiché la gratuità estesa a ogni proposta culturale è ampiamente diseducativa. Noi dobbiamo trovare il bilanciamento tra forma di invito gratuita, togliendo la barriera di accesso costituita dal pagamento, ma facendo rimanere la contribuzione per chi usufruisce dei servizi culturali in modo continuativo". Dunque, se ne deduce, gratuità per "incoraggiare" la fruizione, poi pagamento. Che senso ha aprire a tutti sempre tutto gratis? Non è un cambio di rotta, quello di Del Corno? E perché cambiare rotta? Lo si vuole buttare in politica? Comunque, non un bel segnale. Perché gratis, spesse volte, fa rima con senza valore. E la cultura invece un valore ce l'ha. E soprattutto ha costi, che il pubblico continua a non riuscire a coprire a causa di politiche sbagliate, di idee timide, di marketing territoriale confuso o peggio assente.
Ricordiamo infine che a Milano la somma dei visitatori dei civici non fa la sola Venaria Reale di Torino dove il biglietto é di 15 euro ma c'è un'offerta pazzesca, frutto di idee... A Milano la media del biglietto pagato per accedere ai civici è di 2.5 euro, siamo quindi sicuri che la barriera, come la chiama del Corno, sia il prezzo? O forse è la mancanza di idee ?