Milano

“Del Debbio? Ci può ripensare”. Formigoni: “Serve chiarezza”

di Fabio Massa

Roberto Formigoni, in un’intervista ad Affaritaliani.it, interviene sulle elezioni di Milano: “Del Debbio? Penso che potrebbe ripensarci. Ma prima bisogna definire il quadro politico e il programma”. L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Senatore Formigoni, c’è un po’ un andirivieni in questa vicenda delle elezioni di Milano. Del Debbio invocato da tutti dice no, poi Albertini dice no, poi Passera dice sì…
Sì, è vero, è un andirivieni. Il che dimostra che l’approccio è sbagliato. Non è il nome del candidato il punto da cui partire, ma il programma. Il candidato, che pure è decisivo, arriva dopo. Quando sarà chiaro il quadro politico, e spero che lo sarà velocemente, anche la ricerca del candidato sarà più semplice.

Quindi, si parta dal programma.
Sì. Dobbiamo partire da un quadro ambizioso, da un ambizioso accordo politico-programmatico tra tutte le forze politiche. Ho grande simpatia per il nome di Del Debbio, ma oggi non è il momento per dirgli: “Ripensaci”.

Potreste farlo in futuro.
Sì, penso che Del Debbio potrebbe ripensarci in futuro. Ma prima noi dobbiamo chiarirci le idee di quello che si vuole a Milano. Anche perché con Ncd arriviamo dall’ultima campagna delle regionali che non è stata un’esperienza felice…

In che senso?
Nel senso che laddove era possibile abbiamo cercato, come è naturale, di fare accordi con il centrodestra. Con Lega e Forza Italia abbiamo corso in Liguria e in Campania. Tuttavia anche durante la campagna elettorale abbiamo subito attacchi proprio da Lega e Forza Italia. Con chiarezza oggi noi diciamo a Lega e Fi: se volete fare un’alleanza questo metodo non va ripetuto. Ncd a Milano fa gola…

Dicono che però contiate poco, a livello numerico.
Falso. Guardate i sondaggi: ci danno tutti sopra il 5 per cento. Il peso di Ncd è indubbio. Anche in termini politici, dove a livello regionale esprimiamo due assessori giudicati tra i migliori, come Parolini e Melazzini. Abbiamo il presidente del consiglio, Raffaele Cattaneo. Ma i signori alleati devono capire che se ci sediamo tutti attorno a un tavolo senza pregiudiziali bene, altrimenti non si può andare avanti.

Intanto sembra un circolo: Del Debbio chiama Albertini che chiama Passera.
La volontà di candidarsi è fondamentale. Del Debbio ha chiamato per primo Berlusconi, ma lui l’ha detto ovunque che non è disponibile. Anche Albertini l’aveva già detto tempo fa. In qualche modo anche Del Debbio dice no, ma credo perché il quadro politico programmatico non è chiaro. Non ci sta, e giustamente, a farsi bruciare in una situazione che è ancora incerta. Io confido che dopo un lavoro serio possa ripensarci. Dedichiamoci tutto settembre e vediamo. Ma torniamo ai nomi…

Prego.
I nomi che sono usciti sono tutti positivi. Su Del Debbio mi sono già espresso dicendo che lo vedrei molto bene e confido che possa ripensarci. Se non c’è Del Debbio c’è Romani, persona che ritengo positiva. E’ stato fatto il nome di Lupi. E’ stato fatto anche il nome di Passera. La disponibilità di Passera sulla quale c’è un no di Salvini andrebbe sondata. Le elezioni di Milano sono così importanti che bisogna fare le verifiche prima di dire semplicemente no. Vincere a Milano per il centrodestra potrebbe essere una ripartenza, in questa situazione non possiamo gettare via nessun contributo. I nomi ci sono, sono quattro: scegliamo all’interno di questa rosa.

Usciamo un attimo da Milano. A Varese, per la provincia, Ncd ha fatto l’accordo con il Pd. Potrebbe ripetersi, in giro per la Lombardia (inclusa Milano)?
Tutti si ricordano dell’accordo tra Ncd e Pd a Varese, accordo che peraltro è stato originato dal fatto che Forza Italia e Lega Nord non erano disponibili. Ma pochi si ricordano che a Brescia l’accordo è stato tra Forza Italia e Pd. E quindi? Quindi noi siamo disponibili ovunque ad accordi di centrodestra. Ma sappiamo anche trovare le alternative. Detto questo lo ribadisco: con gli estremismi di Salvini a Milano perdiamo cento volte su cento. Se qualcuno pensa di fare come Jannacci, “no tu no”, allora si assume la responsabilità delle conseguenze: noi possiamo anche fare altre scelte. Anche perché Ncd a Milano è determinante per far vincere uno schieramento piuttosto che l’altro.

@FabioAMassa







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