Milano

Demolizione San Siro, assenso condizionato al parere del Ministero

Nuovo stadio, i verbali della Conferenza dei servizi: "sostanziale assenso, sia pur condizionato. L'opzione demolizione non è da considerarsi l'unica possibile"

Demolizione San Siro, assenso condizionato al parere del Ministero

Il progetto di Milan e Inter per un nuovo stadio al posto del Meazza incassa "sostanziale assenso, sia pur condizionato". E' quanto emerge dalla  Conferenza dei Servizi preliminare che si è riunita per valutare la proposta dei due club, il cui esito è reperibile sul sito del comune di Milano. Un "parere tecnico" che - accanto a quello politico che esprimera' il Consiglio comunale - servira' alla giunta per decidere dell'interesse pubblico. I verbali delle riunioni sono stati pubblicati oggi sull'albo pretorio del Comune di Milano. Nelle sue conclusioni - si legge nei documenti - il presidente della Conferenza, l'architetto Giancarlo Tancredi, ha osservato come appaia "condivisibile l'obiettivo di dotare Milano di un impianto di nuova generazione". "La proposta coglie la potenziale valenza di rigenerazione attribuita all'ambito circostante lo stadio attuale dagli atti di pianificazione urbanistica del Comune", prosegue Tancredi, che precisa che comunque "rimangono impregiudicate le prerogative degli organi politici dell'amministrazione e degli enti preposti alla tutela dei beni di rilevanza culturale". In conclusione Tancredi registra "un sostanziale assenso, sia pur condizionato, sullo Studio di fattibilita'", a fronte delle condizioni e prescrizioni espresse dalla Conferenza e "fatte salve in ogni caso le valutazioni, indicazioni, prescrizioni che dovessero successivamente pervenire a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali e per il turismo - Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Milano".

E il parere preliminare Soprintendenza, protocollato ai verbali della Conferenza dei Servizi, e' che "l'opzione proposta della demolizione, ma da realizzarsi in una fase successiva alla realizzazione del nuovo stadio accanto a quello esistente, non sia da considerarsi l'unica possibile. Si invita pertanto a valutare e proporre ipotesi alternative alla demolizione". E ancora: "se l'amministrazione comunale optera' per lo stadio attuale, di proprieta' comunale", la Soprintendenza fa appello al Ministero: richiamandosi al regolamento del Mibac numero 76 del 19 giugno 2019, il parere evidenzia che "su tale aspetto debba necessariamente essere coinvolta la Superiore Direzione Generale APAB, per le valutazioni opportune e necessarie da assumersi da parte del Ministero stesso". "Si sospende pertanto il parere per l'acquisizione delle valutazioni e l'espressione del parere da parte della Superiore Direzione Generale ABAP", conclude la Soprintendenza milanese.

Tra i primi a commentare, il consigliere comunale Cinque Stelle Simone Sollazzo, che dichiara: “L’esito della conferenza dei servizi smentisce clamorosamente le dichiarazioni di Milan e Inter che continuano a sostenere la causa della demolizione del Meazza.  La Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano ha infatti invitato nel suo parere a "valutare e proporre ipotesi alternative alla demolizione" dell'attuale impianto e a non considerare la demolizione come unica soluzione. Il Consiglio Comunale inoltre ha già mostrato in larga parte di costituirsi nel fronte anti demolizione così come i residenti. Per quanto ancora i club vogliono proseguire questa strada quando sono le uniche a volerla?”








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