Milano
Dentro il Pd ma fuori dal Consiglio. La dura vita dell'ex che torna
Il Pd ha votato una norma locale per la quale chi rientra nel Pd non può essere candidato alle prime elezioni in programma
Dentro il Pd ma fuori dal Consiglio. La dura vita dell'ex che torna
Le prossime elezioni si avvicinano, e come al solito cominciano le tensioni pre-elettorali. Non solo per il sindaco. Chi sarà candidato dei consiglieri? Quali saranno le formazioni in campo? Così, se Paolo Limonta, rappresentante storico della sinistra a sinistra del Pd, sta iniziando a comporre la sua lista, i Dem si agitano. Ci sono quelli che sono stati più critici con l'operato della giunta e quelli che invece hanno obbedito più docilmente alla disciplina di partito. Comunque, c'è sempre grande competizione. A questa però, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, non parteciperanno Natascia Tosoni e David Gentili, i consiglieri comunali che proprio ieri sono rientrati nel Partito Democratico, come preannunciato da Affaritaliani.it Milano. In segreteria all'unanimità e in direzione con un solo astenuto, infatti, il Pd ha votato una norma locale per la quale chi rientra nel Pd non può essere candidato alle prime elezioni in programma. Insomma, si salta un giro. Il motivo? Il Pd non è un tram, che si prende e si molla a seconda delle convenienze. Quindi ci saranno due teste in meno a correre per il consiglio comunale. E' molto presto, ma i capicorrente si riuniranno per cercare di decidere quali sono i candidati che si sfideranno. Del resto le campagne elettorali sono lunghe e impegnative, e vanno preparate per tempo. Quindi, oltre alla corrente che esprime la segretaria Silvia Roggiani (Quartapelle, Maran e Bussolati) si dovranno confrontare quella che risponde al senatore Franco Mirabelli, quella che risponde all'europarlamentare Pierfrancesco Majorino (che continua a scalpitare per tornare a Milano), quella che risponde al ministro della Difesa Lorenzo Guerini e le altre minori. Con una avvertenza non da poco. Il prossimo referendum taglierà un terzo dei parlamentari. Anche in Lombardia 1. Dunque, gli appetiti si moltiplicheranno in questo gioco della sedia fatto con le poltrone politiche.
fabio.massa@affaritaliani.it