Di Pietro: "I 2,7 milioni che devo a Occhetto e Chiesa? Notizia falsa"
Antonio Di Pietro: "Rimborsi elettorali, si instaurerà un normale processo ordinario, poi ci sarà la sentenza"
"E' falsa la notizia secondo cui sarei stato 'condannato' (per alcuni addirittura con 'sentenza') a pagare 2,7 milioni di euro a un movimento politico facente capo a Giulietto Chiesa e Achille Occhetto, quale quota parte che, secondo la loro versione dei fatti, spetterebbe loro a titolo di rimborso elettorale che io avrei ricevuto a seguito delle elezioni al Parlamento europeo del 2004". Lo afferma, in una nota, Antonio Di Pietro che chiarisce cosi' il senso del decreto ingiuntivo emesso giorni fa dal giudice del tribunale di Roma, Renato Castaldo: "Ho semplicemente ricevuto un decreto ingiuntivo del tribunale di Roma che - su richiesta di Giulietto Chiesa e sulla base della sua sola prospettazione - mi ha si' 'ingiunto' di pagare tale somma ma ha anche disposto (come prevede la legge in questi casi) che ho 'diritto di proporre opposizione' contro il predetto decreto nei prossimi 40 giorni. In tal caso - spiega ancora l'ex pm di Milano - semplicemente si instaurera' un normale processo ordinario in cui il giudice dovra' ascoltare anche la mia versione dei fatti e visionare anche la documentazione a mia disposizione e solo allora potra' decidere con 'sentenza' da che parte sta la ragione. E' cio' che faro' anche questa volta, come peraltro ho gia' fatto nelle diverse altre volte che lo stesso Giulietto Chiesa (ed il suo difensore avv. Paola) hanno richiesto e provvisoriamente ottenuto decreti ingiuntivi simili a quello odierno".