Milano

Dialetto, la Lega propone il bilinguismo in Regione

"Un provvedimento molto importante che si inserisce perfettamente nel percorso della valorizzazione dell'immenso patrimonio identitario lombardo". Interviene così l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, in merito al progetto di legge: 'Promozione, tutela e conservazione della lingua lombarda e delle sue varianti' presentato dal gruppo consiliare della Lega Nord. "Un applauso a tutto il gruppo consiliare della Lega Nord - ha proseguito l'assessore - che con impegno e determinazione ha portato a termine un percorso importante che io come assessore alle Culture, Identità e Autonomie ho sempre sostenuto". "Regione Lombardia - ha detto ancora l'assessore - già nel 2008 si era dotata di una legge specifica per la tutela del proprio patrimonio immateriale, ma ritengo fondamentale incentivare in modo ancor più specifico tutto il patrimonio linguistico che rappresenta un tassello fondamentale per l'identità di un popolo". "I lombardi - ha continuato - hanno il diritto di riscoprire e valorizzare le proprie identità che nessuno può e deve cancellare e questa legge va proprio in questa direzione". "Anche l'Unesco riconosce l'importanza di tutelare la Lingua Lombarda, in quanto "censita - questo dice l'Unesco - tra le lingue in pericolo d'estinzione". "Ancora una volta dunque - ha concluso il Responsabile delle Culture lombarde - Regione Lombardia, grazie alla stretta e importante collaborazione tra Giunta e Consiglio ha dimostrato concretamente di tutelare aspetti fondamentali della propria storia".

La proposta di legge leghista prevede l'istituzione di un bilinguismo di fatto, con uso del dialetto nelle istituzioni, nei cartelli stradali, nella toponomastica, nei siti isituzionali.

PIZZUL (PD): "PREOCCUPIAMOCI DELL'INGLESE..." - “L’unico vero bilinguismo che servirebbe alla Lombardia è quello che contempera la conoscenza e l’utilizzo dell’inglese, come si conviene a una regione che guarda all’Europa e al mondo. Parlare di bilinguismo lombardo-italiano non ha senso, anche perché i tanti dialetti lombardi sono molto diversi l’uno dall’altro. La Lega ritiene invece prioritario promuovere l’uso di questo o quel dialetto con modalità che non fanno altro che trasformarlo in una lingua artificiale definita Lombardo Classico o Lingua Lombarda da mettere nei documenti istituzionali e sui cartelli. Anche a me piace utilizzare la mia “marilenghe”, il friulano, ma lo faccio a partire dalla vita vissuta e non come rivendicazione identitaria e localistica.” Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Fabio Pizzul a commento della proposta di legge della Lega dal titolo “Promozione, Tutela e Conservazione della Lingua Lombarda e delle sue varianti” che mira tra l’altro a “favorire il bilinguismo e il multilinguismo tra le varie realtà regionali e la lingua nazionale”.

MARONI: "DEVO ANCORA ESAMINARE IL TESTO" - "Devo ancora leggere di cosa si tratta”. Così il presidente della Regione Roberto Maroni, a margine di un incontro a Palazzo Lombardia, ha eluso le domande sul progetto di legge per la valorizzazione del dialetto lombardo, presentata dal gruppo della Lega in Consiglio regionale.







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