Milano

Diana Bracco indagata: fatture dell'azienda per spese personali

Diana Bracco e' indagata in qualita' di presidente del cda delle societa' del suo gruppo farmaceutico per emissione di fatture per operazioni inesistenti e appropriazione indebita nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano. In sostanza, le indagini avrebbero fatto emergere che "fatture per complessivi euro 3.064.435 confluiti nella contabilita' e nelle dichiarazioni fiscali presentate dalle societa' del gruppo Bracco per i periodi di imposta dal 2008 al 2013 - si legge in una nota della Procura - erano riferite all'esecuzione di forniture o di prestazioni rese verso locali in uso alle medesime societa' ma effettivamente realizzate presso immobili e natanti di proprieta', ovvero nella disponibilita' della signora Diana Bracco e del defunto marito Roberto De Silva.

Diana Bracco è anche presidente di Expo 2015 e commissario generale per il padiglione Italia di Expo, nonchè vicepresidente di Confindustria. L'indagine, codotta dal pm Giordano Baggio, è stata chiusa ed ha portato lo scorso 5 maggio al sequestro preventivo di 1.042..14 euro, "corrispondente - come spiega la nota firmata dal procuratore capo Edmondo Bruto Liberati - all'importo totale dell'imposta complessivament evasa per effetto delutilizzo delle predette fatture". Con lei risultano iscritti nel fascicolo aperto in Procura anche Pietro.

L'AVVOCATO: "NESSUNA FRODE FISCALE"/ In merito, l’avvocato Giuseppe Bana, difensore di Diana Bracco, precisa: "Non c’è stata alcuna frode fiscale. Si tratta di contestazioni riguardanti l’inerenza all’attività di impresa di fatture, situazione non rilevante sotto il profilo penale, già definita con l’Agenzia delle Entrate con il ravvedimento operoso. Siamo solo al termine delle indagini preliminari e non è stata ancora formulata la richiesta di rinvio a giudizio”.

 








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