Diede fuoco a cancello del consolato tunisino: fermato da Digos
Cercò di dare fuoco all'ingresso del consolato di Tunisia a Milano: è stato fermato dalla Digos e imbarcato su un volo per Parigi
Diede fuoco a cancello del consolato tunisino: fermato da Digos
Un tunisino di 33 anni e' stato individuato e fermato dalla Digos di Milano: lo scorso 22 aprile, con l'utilizzo di un liquido infiammabile, aveva dato fuoco al cancello d'ingresso dello stabile che ospita il Consolato Generale di Tunisia. L'uomo e' stato imbarcato sul volo Milano - Parigi e respinto dal territorio nazionale. Stando alla ricostruzione, il giorno dei fatti, dopo aver dato fuoco al portone d'ingresso del Consolato era fuggito, lasciando sul posto una bottiglia di plastica contenente il liquido infiammabile usato per appiccare le fiamme. Poi, il 19 giugno, l'uomo e' tornato nuovamente nell'ufficio diplomatico per lasciare una lettera dal contenuto minatorio, nella quale chiedeva alle autorita' del suo paese di rispondere ad alcune domande di carattere personale, minacciando in caso contrario di incendiare non solo il portone ma tutto l'edificio.
E' risultato che il 33enne, senza una fissa dimora, gravitava comunque su Milano, quindi sono stati predisposti specifici servizi che hanno consentito nella mattinata di venerdi' scorso di localizzarlo mentre si avvicinava ancora una volta all'edificio del Consolato tunisino. La comparazione delle impronte digitali dell'uomo con quelle rilevate, dagli agenti della Polizia Scientifica della Questura di Milano, sulla bottiglia utilizzata per cospargere il portone del Consolato con il liquido infiammabile confermando che si tratta della stessa persona, ragione per la quale e' stato indagato a piede libero per il reato di incendio doloso, minacce aggravate e porto di armi. L'attivita' svolta ha consentito di escludere la matrice terroristica e l'appartenenza dell'uomo a gruppi o organizzazioni criminali. Dagli accertamenti effettuati e' emerso che il cittadino tunisino aveva presentato in Francia una domanda di protezione internazionale.