Milano

Difensore, niente sospensiva per Lio. Ma il ricorso rimane... Il caso

Il primo round (se così si può definirlo), è andato a Carlo Lio, neo-difensore civico regionale

di Fabio Massa

Il primo round (se così si può definirlo), è andato a Carlo Lio, neo-difensore civico regionale. Chi è Carlo Lio? Ex sindaco di Cinisello Balsamo, ex assessore regionale, si è accomodato sulla poltrona che fu di Donato Giordano. Poltrona ben pagata e dalle ottime prospettive: oltre 100mila euro l'anno per sette anni. Poltrona che non aveva richiesto a Giordano, e non ha richiesto a Lio una preparazione né accademica né - incredibilmente - di livello liceale. Carlo Lio è infatti titolare di una licenza media, ma grazie alle regole elaborate dal consiglio regionale può far valere la sua esperienza di politico equiparandole alla laurea. Una regola che - secondo uno dei competitor, Giuseppe Fortunato - non sarebbe legale. Quindi, si diceva, il primo round del ricorso pendente presso il Tar Lombardia, prima sezione, sarebbe andato a favore di Lio, che avrebbe incassato il fatto che il Tribunale non ha ritenuto di adottare la sospensiva. Tuttavia i ricorrenti non mollano: "Nessuna contestazione dinanzi al TAR è stata finora effettuata dal signor Carlo Lio su nessuno degli otto motivi di ricorso mirante all'annullamento della nomina - scrive l'associazione Civicrazia ad Affaritaliani.it Milano - Il sig. Carlo Lio non è certamente, come richiede la normativa, un "esperto nei settori del diritto, dell'economia e dell'organizzazione pubblica". Ci troviamo rispetto a un tale che ora si occupa di attività attinenti ai detenuti, all'accesso degli atti, alla legittimità di tributi ... e che confessa che lo fa perché ha un buon ufficio; è come uno che senza laurea in medicina volesse fare il primario perché ha buoni infermieri. Inoltre il titolo dichiarato di studio di "licenzia media" è inadeguato".

La tattica di Civicrazia è evidente. Dimostrare che Lio non ha né titoli né competenze. E scavare nel suo passato. "Ora che Lio è stato nominato, è obbligo del Difensore nominato trasmettere curriculum formale, indicando, come da curriculum europeo richiesto e come da scheda predisposta dalla Regione Lombardia, il nome (finora mai indicato) dell'Istituto dove ha conseguito nel 1965 (a quindici anni) il titolo dichiarato. I Cittadini hanno il diritto di sapere quanto richiesto ancora prima di valutare. Ovviamente ciò che soprattutto è necessario è l'attesa sentenza che manda a casa Lio che può fare altre attività politiche (come ha sempre fatto) ma non il Difensore", conclude l'associazione che riunisce alcuni ex difensori civici.

fabio.massa@affaritaliani.it







A2A
ZX