Milano
Dj Fabo, preghiera in chiesa a Milano. Presenti Sala e la vedova Welby
A Milano una cerimonia in Sant'Ildefonso per Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo: 400 amici e musica da discoteca
Dj Fabo, oggi la preghiera in chiesa. Partecipa anche il sindaco
Si è svolta alle 19 a Milano nella parrocchia di Sant'Ildefonso una cerimonia per Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo, che il 27 febbraio scorso ha fatto ricorso al suicidio assistito in Svizzera. Una cerimonia sobria, con la chiesa gremita, durata poco meno di 40 minuti, al termine della quale Fabo e' stato salutato con un applauso. Di fronte alla chiesa, nei giardini, mentre la gente usciva, sono stati fatti esplodere fuochi di artificio. All'interno della chiesa, musica da discoteca e oltre 400 amici di Dj Fabo.
"Mi bastate tu e la mamma, ma non era vero e ci soffrivi. Ma in quella sofferenza hai trovato la forza di tornare libero, il Fabo che eri prima", sono state le parole della fidanzata Valeria Ambrogino.
"Fabo ciao ha radunati in questa chiesa. La mamma ci ha chiamato. Ora tocca a noi decidere il cammino da compiere. Non siamo qua da soli, c'e' il Signore, c'e' la famiglia, ci sono gli amici, c'e' la comunita'". Cosi' il parrocco della chiesa sant'Ildefonso, a Milano, ha concluso l'omelia durante la preghiera di ricordo di di Fabo.
"La mia e' una presenza di vicinanza, prima di tutto da cittadino che da sindaco", ha detto Sala, arrivando alla preghiera di ricordo per dj Fabo, nella parrocchia di Sant'Ildefonso a Milano. Il sindaco di Milano ha poi voluto sottolineare che il governo "ha il dovere di portare velocemente a termine la legge sul fine vita, che non parla di di eutanasia, ma di 'mi curi se lo voglio'. Un passo avanti e' necessario. In questo momento mi sento piu' vicino a chi ha conosciuto la sofferenza, ma soprattutto ha visto la sofferenza da vicino e quindi e' un tema che come persona mi tocca molto". Alla cerimonia di questa sera ha partecipato anche il radicale Marco Cappato, che ha accompagnato dj Fabo nella clinica svizzera dove poi e' morto,. Cappato non ha detto nulla arrivando alla celebrazione.
Il parroco, Antonio Suighi, poco prima dell'inizio della cerimonia, ha incontrato i giornalisti, fuori dalla chiesa, perche' alle telecamere e' vietato entrare, e ha raccontato cio' che dira' nella sua omelia. "Fabo e' cresciuto in questa parrocchia - ha detto il sacerdote - e questo e' un momento di preghiera per ricordarlo insieme alla mamma, alla fidanzata Valeria e alla comunita'. Quello che diro' e' che Dio sta vicino alla nostra vita e, soprattutto, perche' dobbiamo sfruttare questo momento per riscoprire il senso della vita".
Alla cerimonia ha partecipato anche la vedova Welby, Mina, che ha voluto sottolineare che Fabo ha voluto "dare il suo corpo per una battaglia veramente necessaria per avere tutti la liberta' di decidere alla fine della vita, per una buona legge, quella che avava chiesto anche Piergiorgio. Speriamo che almeno quella per il testamento biologico vada in porto, ora che arriva in Aula in Parlamento. Non vorrei che qualcuno facesse ostruzionismo". La vedova Welby ha voluto anche sottolineare che, in questa occasione, la Chiesa ha fatto "un atto pubblico di accoglienza e consolazione. C'e' un cambiamento di sensibilita' anche nel mondo politico, ora e' importante la legge sulle disposizioni anticipate sia approvata nel piu' breve tempo possibile".