Milano

Dj Fabo, procura acquisirà i protocolli della clinica svizzera

Nell'inchiesta Cappato i protocolli del suicidio assistito

Il faro dei pm sulla clinica svizzera di Dj Fabo

In attesa di interrogare Maco Cappato, che ancora deve depositare la nomina di un legale, la Procura di Milano e' pronta a svolgere i primi accertamenti sulla morte di Dj Fabo. Il pm Tiziana Siciliano e i carabinieri della Compagnia Duomo, che hanno raccolto l'auto-denuncia di Cappato, acquisiranno nei prossimi giorni i protocolli che regolano le attivita' della clinica svizzera Dignitas dove e' possibile morire col suicidio assistito. Il tesoriere dell'associazione 'Coscioni' e' indagato per 'aiuto al suicidio', reato previsto dall'articolo 580 del codice penale che prevede pene che vanno dai 5 ai 12 anni di carcere. Gli viene contestata in particolare, la fattispecie dell'"aiuto" che punisce chi "agevola in qualsiasi modo l'esecuzione" del suicidio.

"Sono pronto a difendere le mie ragioni - aveva detto ieri Cappato dopo avere appreso la notizia dell'iscrizione -. Ho aiutato Fabo a ottenere l'assistenza medica alla morte volontaria in un Paese in cui e' consentito quello che dovrebbe essere consentito anche da noi". Il pm Siciliano, coordinatrice del pool 'ambiente, salute e lavoro', lo interroghera' nei prossimi giorni alla presenza di un avvocato. Fabiano Antoniani, dj milanese di 40 anni, aveva chiesto sei mesi prima di morire aiuto e assistenza a Cappato e all'associazione SOS eutanasia per porre fine alle sofferenze seguite a un incidente stradale che l'aveva reso immobile e cieco.








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