Milano
Bussolati (Pd): "Domani è il 25 aprile, la festa più bella"
"Trovo positivo che l'Anpi, il Comitato anti-fascista e il Pd abbiano sottolineato l'importanza della partecipazione della Brigata"
Bussolati (Pd): "Domani è il 25 aprile, la festa più bella"
di Pietro Bussolati *
Domani parteciperò al corteo di Milano dietro lo striscione: “ORA E SEMPRE LA DEMOCRAZIA SI DIFENDE”. Sarò in questo spezzone perché credo sia importante ricordare che tutto ciò che abbiamo lo dobbiamo al sacrificio di donne e uomini che hanno combattuto per la Liberazione dell'Italia. Dalla Liberazione dell'Italia è nato tutto, decenni di pace in Europa, il sogno europeo di una integrazione UE imperfetta ma impensabile prima della Resistenza, la Repubblica e la Costituzione italiana.
Per questo credo che questo striscione, condiviso con la Brigata ebraica, la comunità ucraina, Sinistra per Israele e tanti altri sia fondamentale per ricordare che la democrazia è qualcosa per cui vale la pena battersi, un bene da proteggere, per preservare e incrementare i diritti che da essa discendono.
Inoltre credo - e per questo mi sono sempre battuto - che sia prezioso che a Milano il 25 aprile sfili con tutte le realtà la Brigata ebraica, quando in altre città ciò non avviene più. Prezioso sia per motivi storici che per il pluralismo che rappresenta, poiché ricorda una formazione che ha contributo con partigiani e alleati a liberare l'Italia dal nazifascismo.
Trovo molto positivo che l'Anpi, il Comitato anti-fascista e il Partito Democratico abbiano in questi giorni sottolineato a più riprese l'importanza della partecipazione della Brigata. Il Partito Democratico metropolitano farà uno spezzone dedicato a Matteotti, sono convinto sia una scelta giusta e che sarà bellissimo, mi sono sentito spesso con il segretario Capelli con cui ho condiviso il percorso fatto per un 25 aprile di festa.
In un'epoca dove le censure colpiscono intellettuali e tanti sindaci di destra impediscono i cortei, credo ci si debba unire nelle differenze. Come hanno fatto tanti giovani durante la Resistenza, sapendo integrare le loro differenze in ottica di vincere contro il nemico comune, così credo si debba avere il coraggio di unire. Lo dobbiamo ai partigiani e a chi ha lottato per donarci anni di pace, libertà e democrazia.
Viva il 25 Aprile
*consigliere regionale della Lombardia (Pd)