Milano

Donna decapitata, Gelmini: "Orrore Milano". Le indagini, tra droga e prostituzione

"Orrore. L'unica parola spendibile per quel che sta accadendo a Milano, nell'indifferenza dell'amministrazione cittadina e delle autorita'.", così Mariastella Gelmini coordinatore lombardo di Forza Italia. "Sullo sfondo l'episodio drammatico del ferroviere assalito da una delle tante bande di immigrati che spadroneggiano nelle periferie milanesi, che lo hanno massacrato a colpi di machete. Nelle ultime ore altri episodi violenti hanno  colpito la citta. Una donna di 53 anni e' stata ammazzata e orrendamente decapitata in un quartiere popolare, poi si e' verificata anche una rissa tra rom, accanto ad un campo di nomadi, costata la vita ad una persona. E questo si somma a centinaia di aggressioni e furti che si moltiplicsno in citta'. Parlare di emergenza sicurezza e' un dovere, anche se la sinistra che governa Milano si volta dall'altra parte. In gioco c'e' la sicurezza di cittadini e lavoratori che ne hanno le tasche piene della sinfonia sull'accoglienza e vogliono che venga restituita loro Milano, citta' operosa e ospitale ma sicura. Abbiamo chiesto come Forza Italia ma l'ha fatto anche il governatore Maroni, il presidio delle zone sensibili da parte dell'esercito. Ma Pisapia e il governo sembrano indifferenti a quello che somiglia sempre di più a un campo di battaglia", conclude Gelmini

"E’ urgente e necessario spostare lungo le strade di Milano, attorno alla stazione e nei quartieri più a rischio, i 600 militari che attualmente stanno presidiando Expo - questo il parere anche del capogruppo di Fdi Riccardo De Corato -. Comune e Prefetto chiedano poi un potenziamento degli organici delle Forze dell’ordine, a supporto dell’esposizione universale e della città. Ma l’urgenza è quella di fermare queste ondate di violenza. Milano sta vivendo un incubo: una donna decapitata da un salvadoregno che poi ha gettato la testa nel cortile, manco fosse un’esecuzione dell’Isis; capotreno e macchinista di Trenord aggrediti da gang di Latinos a colpi di machete con il rischio di perdere il braccio; un rom ucciso da un palo stradale colpito con l’auto da un connazionale. La città dell'Expo oggi è protagonista di tutti i media nazionali e internazionali per questi episodi gravissimo, mentre il Comune e il Ministero dell’Interno sostengono che non ci sono problemi. Qui serve l’esercito, non la filosofia. E’ vero che i responsabili sono stati arrestati, ma intanto ci sono stati morti in modo atroce, feriti e aggrediti. Non esiste più sicurezza a Milano, non c’è un piano strategico di prevenzione. Pisapia ordina ai vigili solo di fare multe. Le bande di stranieri, sudamericani, africani, o provenienti dall’est europeo non sono più soltanto in guerra fra di loro, ormai se la prendono con tutti. Siamo peggio del far west".

DECAPITAZIONE LE INDAGINI DEI CARABINIERI/ Il corpo della 52enne Antonietta Gisonna è stato trovato nel cuore della notte tra sabato e domenica in una palazzina di edilizia popolare in via Amedeo, zona Lambrate. La donna è stata decapitata da un transessuale dell'Ecuador, il 20enne Carlos Julio Torres Velesaca. La testa era stata scaraventata in cortile, il resto del corpo si trovava nell'appartamento, le cui stanze erano completamente devastate. Quando i carabinieri sono arrivati, il giovane era in casa, in stato di alterazione, con ferite da taglio alle mani. Condotto al Policlinico per le medicazioni, è stato poi portato a San Vittore. Le due piste seguite dagli inquirenti sono droga e prostituzione, determinanti gli esiti tossicologici disposti dal pm Elio Ramondini.







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