Uccide la moglie a coltellate sotto casa nel Varesotto, la Procura contesta la premeditazione - Affaritaliani.it

Milano

Uccide la moglie a coltellate sotto casa nel Varesotto, la Procura contesta la premeditazione

La tragedia nel Varesotto: la 55enne è stata subito soccorsa ma non c'è stato nulla da fare. Il marito 57enne rintracciato a poca distanza dal luogo del delitto

di redazione

Donna uccisa a coltellate dal  marito sotto casa nel Varesotto

Una donna di 55 anni e' stata uccisa dal marito a Samarate, in provincia di Varese. L'uomo, 57enne, l'ha colpita con un coltello mentre la moglie aveva appena fatto ritorno dal lavoro in auto, nei pressi della sua abitazione. Teresa Stabile e' stata subito soccorsa e trasportata all'ospedale di Legnano, dove purtroppo e' stato dichiarato il decesso poco dopo per le gravi ferite riportate. I carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno subito rintracciato l'assassino, Vincenzo Gerardi, a poca distanza dal luogo ove si era consumato il delitto, riuscendo a bloccarlo. L'uomo ha confessato nella notte davanti al pubblico ministero Ciro Caramore.

La coppia si stava separando e la vittima temeva per la propria vita

I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Busto, hanno svolto i necessari accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica del fatto e le responsabilita' dell'uomo. Secondo quanto emerso, la coppia si stava separando e Teresa Stabile si era temporaneamente trasferita dai propri genitori. Secondo quanto riferisce MilanoToday, i rapporti erano divenuti molto tesi e la vittima aveva confessato ad alcune persone ultimamente di temere per la sua vita. La coppia aveva due figli ormai maggiorenni.

L'sms alla suocera: "Ho fatto quello che dovevo"

Vincenzo Gerardi è stato trovato dai militari con ancora il coltello in mano ed è stato fermato con un taser. Avrebbe tentato di togliersi la vita. Pare che prima dell'arresto abbia inviato un messaggio alla suocera con queste parole: "Ho fatto ciò che dovevo".

La vittima non aveva denunciato il marito perchè puntava a separarsi il prima possibile

Gli inquirenti sono al lavoro per verificare la possibilità di contestare al 57enne la premeditazione. Secondo la ricostruzione degli investigatori, lui minacciava di uccidersi se lei non fosse tornata e sapeva sempre dove fosse la donna L'uomo aveva tenuto copia delle chiavi dell'auto della moglie ed era solito parcheggiare la propria macchina davanti al box della donna così che lei fosse costretta a chiamarlo per poter uscire: un mese e mezzo fa, dopo l'ennesimo contrasto avvenuto fuori dal garage, il figlio maggiore della coppia aveva denunciato il padre per violenza privata. Teresa Stabile non aveva presentato denuncia - a carico di Gerardi non c'era alcun provvedimenti restrittivo - perché, secondo quanto riferito, sperava di non irritarlo o provocarlo e di riuscire così a chiudere più rapidamente possibile la pratica della separazione.

La procura di Busto contesta la premeditazione

La procura di Busto Arsizio contesta l'aggravante della premeditazione e del vincolo coniugale per l'omicidio della moglie. L'uomo, nell'interrogatorio con il pm Ciro Caramore Gerardi, avrebbe negato di aver pianificato di uccidere la donna, che aveva deciso di separarsi da lui, ma di averla incontrata casualmente sotto l'abitazione dei genitori di lei dove era andata a vivere dopo essere andata via di casa lo scorso fine novembre. I carabinieri della compagnia di Busto Arsizio avrebbero trovato a casa dell'uomo elementi che fanno ritenere che ieri sera Gerardi si sia presentato gia' con l'intenzione di uccidere la moglie. Tra domani pomeriggio e sabato il 56enne comparira' davanti al gip di Busto Arsizio per l'udienza di convalida dell'arresto.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO








A2A