Milano
Dormitori al completo, la Lega denuncia: "Profughi accolti, clochard italiani respinti"
La segreteria provinciale della Lega Nord denuncia la vicenda di "Renatino", clochard milanese che da molte settimane condivide con un amico, a sua volta italiano, due panchine in piazza Caneva in uno dei quartieri signorili di Milano.
Età indefinita, sui cinquanta, baffi, da poco operato all'anca. Uscito dall’ospedale, ha cercato rifugio nel dormitorio di via Saponaro 40, zona Gratosoglio, dove già era stato in passato. E’ stato però rifiutato, più volte, con la motivazione che il dormitorio era al completo. “Ci sono siriani, eritrei, neri - ha spiegato Renatino agli esponenti del Carroccio che ha raccolto la sua storia - ma gli italiani dove sono? Ce ne sono solo tre di italiani. Uno di ottant’anni, uno di settantacinque ed uno di settantanove. Il quarto sarei stato io ma, purtroppo non avevo, l’età Troppo giovane”. E così Renatino e Pietro, restano sulle panchine, con un telo di plastica a ripararli in caso di pioggia, accampati vicino alla fermata della linea 14.
“E’ una vergogna - commenta Davide Boni, segretario cittadino della Lega Nord - che cittadini italiani e milanesi debbano rischiare la vita al freddo ed al gelo, in mezzo ad una strada per settimane o mesi quando le istituzioni laiche e religiose, sono più preoccupate di dare accoglienza, e spesso che accoglienza, agli immigrati clandestini. Ma stiamo certi che tra qualche mese le cose a Milano cambieranno.”