Milano
Dossieraggio, l'hacker ammette l'esistenza di un "livello superiore"
L'interrogatorio di Massimiliano Camponovo di Equalize: "C'era una mano oscura che muoveva il sistema". Presunti legami con servizi segreti anche stranieri
Dossieraggio, l'hacker ammette l'esistenza di un "livello superiore"
E' durato oltre nove ore martedì 5 novembre l'interrogatorio di Massimiliano Camponovo, uno degli hacker della rete di presunte cyber-spie del "team Equalize" di Enrico Pazzali, che avrebbe gestito la presunta fabbrica di dossier illegali. L'elemento più significativo che emerge, come riferice Ansa, è l'ammissione dell'esistenza di un "livello superiore" rispetto a Carmine Gallo. Camponovo ha parlato di una "mano oscura che muoveva il sistema". Esistevano "varie dinamiche interne ed esterne che hanno condizionato l'attività della società", come emerge anche dagli atti dell'indagine, in cui si parla molto di presunti legami coi servizi segreti, anche stranieri. Il "gruppo di persone all'estero" che condizionava le attività avrebbe avuto sede a Londra
Già nelle dichiarazioni al gip Fabrizio Filice aveva detto che a lui "venivano forniti i dati e io facevo i report, io eseguivo". Ha ribadito di essere stato un mero esecutore e che il suo contributo non era certamente quello delle figure di vertice.