Milano

Duomo di Milano, boom di turisti. Ma per pregare spunta la "tassa"

Clamoroso successo di turisti per il Duomo di Milano. Presenze aumentate del 100%, preso d'assalto anche il museo. I numeri non lasciano spazio a interpretazioni. Expo sta facendo bene, anzi benissimo, anche al principale monumento di Milano. Il ticket speciale da 2 euro attivato in occasione del semestre di esposizione universale e che offre un viaggio nella spiritualità milanese a 360 gradi non ha fermato i turisti, anzi.

Da maggio a luglio, infatti, sono all’interno della Cattedrale sono stati staccati circa 1 milione di ingressi. Il boom, si è registrato soprattutto nel mese di luglio, quando i botteghini della Veneranda Fabbrica del Duomo hanno venduto ben 311172 ticket. Un successo, certamente, che si spera continui a portare risultati positivi anche nel secondo trimestre di esposizione universale.

All’interno del ticket unico a pagamento, oltre che al Duomo e alla sua sala delle Colonne, situata nel museo della Cattedrale, i turisti avranno accesso allo Scurolo di San Carlo, alla Chiesa di San Gottardo in Corte e a Rest@Duomo, il punto ristoro della Veneranda Fabbrica. E proprio il museo, è il vero protagonista del boom di turisti, con aumenti di quasi il mille per cento.

Di contro, c'è un certo disagio vissuto dai normali fedeli milanesi che vogliono recarsi come di consueto al Duomo solamente per pregare. Un disagio espresso molto bene da un articolo apparso su il Giornale, nel quale Giannino della Frattina racconta: "l'ingresso di serie B per i fedeli non consente di intravedere l'altare (ci sono le colonne). Tantomeno il Crocifisso. Alla navata centrale si accede solo per la Messa ed è vietato far due chiacchiere guardando Gesù Cristo negli occhi. A meno di non aggirarsi ciabattando con gli abbigliamenti improbabili (e disgustosi) dei turisti che meritano più rispetto solo perché pagano due euro. Torme vocianti autorizzate a considerare la cattedrale un monumento e non la casa Signore".








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