Milano

East Market compie 8 anni. La creatrice: "Il nostro è vintage contemporaneo"

di Luigi Lupo

Linda Ovadia: "E' nato tutto in modo amichevole"

East Market compie 8 anni. La creatrice: "Il nostro è vintage contemporaneo"

Nel 2014, la prima esigenza di Linda Ovadia e Gianluca Iovine era quella di disfarsi dei loro abiti in disuso, di venderli in uno spazio molto simile a un mercatino delle pulci. Dopo otto anni, East Market è più di un’esposizione del vintage: è diventato un evento di riferimento della cultura e del costume milanesi. Un appuntamento dove, non solo si possono trovare e acquistare abiti vintage e di seconda mano, oltre a svariati oggetti, ma anche l’occasione per gustare una birra in compagnia o un panino ascoltando djset con il meglio della musica contemporanea.

East Market, "un evento completo per passare la domenica"

Insomma “un modo per passare la domenica”, come racconta ad Affaritaliani.it Milano, Linda Ovadia, tra le creatrici di East Market. Che domani, domenica 20 novembre, compie 8 anni. E li festeggia con numeri considerevoli: 300 espositori, 126mila follower solo su Instagram e una media di 10mila presenze a edizione.

Linda Ovadia: "E' nato tutto in modo amichevole"

Linda torna indietro al 2014 quando, assieme a Gianluca Iovine, decise di colmare un vuoto presente a Milano: “E’ nato tutto in modo amichevole per un’esigenza comune di vendere semplicemente le nostre robe. La prima edizione era pensata per i nostri amici e conoscenti del settore moda. Poi abbiamo creato una pagina Facebook – all’epoca la piattaforma più utilizzata – dove sono confluiti numerosi rivenditori”. Quel primo giorno di East Market è segnato da un suono. “Quando siamo arrivati, alle 6 di mattina, è suonato l’allarme del condominio”, racconta, sorridendo, Linda.

La creatrice: "Abbiamo colmato un vuoto a Milano"

“Ci interessava – prosegue la creatrice di “East Market – creare un concept di evento trasversale, che potesse attrarre tutti. Clienti e espositori. Prima di noi, non esisteva nessun mercato dove i mercati potessero vendere abiti usati. Si affidavano o ai negozi o allo shopping online. Aprendo ai privati, abbiamo risposto a un bisogno”. Ma East Market tiene alla qualità. C’è una selezione precisa e raffinata degli espositori, elemento che lo rende un’eccellenza internazionale. Non tutti possono partecipare.

Linda Ovadia: "Il vintage è una pratica totalmente sostenibile"

Insomma, una visione del vintage precisa e mirata. Non solo una moda estetica ma - precisa Linda – "il vintage è una pratica totalmente aperta alla sostenibilità. Tantissime aziende ora sono impegnate nel creare progetti attenti all’ambiente. Noi lo siamo da sempre: diamo una seconda, terza o quarta vita a indumenti che altrimenti diventerebbero rifiuti”. E, tra gli stand di East Market, non si respira solo l’aria del passato e della nostalgia. “Il nostro è un vintage contemporaneo, in linea con le tendenze”, aggiunge Ovadia”.

Il motto "Everything Old Is New Again"

Con il motto “Everything Old Is New Again”, l’evento vuole sensibilizzare il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage. Un attenzione green che si si ritrova anche nell’area food. East Market adotta la politica #plasticfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili.

Il triangolo del vintage milanese

Negli ultimi anni East Market è diventato un vero e proprio network: sempre nel 2018 inaugura East Market Shop in Porta Venezia, sviluppa altri format paralleli come Retrograde, East Market Garage e East-Mas Shop, diventando un articolato polo del vintage a 360°. Quest’anno in concomitanza con la 100ma edizione nel mese di settembre, East Market acquisisce anche lo storico negozio “Lo Specchio di Alice” in Ticinese, che con lo Shop in Porta Venezia e l’evento in Mecenate va a creare una sorta di “triangolo del vintage milanese”.  E pensare che tutto era nato come un mercatino delle pulci.







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