Milano
Ebreo accoltellato al volto: agguato davanti alla scuola ebraica
Un ebreo di 40 anni, afghano con passaporto israeliano, e' stato accoltellato nella serata di giovedì a Milano nei pressi della Scuola ebraica. Nathan Graff, riporta anche il sito della comunita' ebraica milanese, si trovava davanti al ristorante casher Carmel di Milano, zona Lorenteggio. Non e' in pericolo di vita ma ha ricevuto sette pugnalate, soprattutto al volto, dove ha riportato un taglio di 7 centimetri, e alla schiena. E' stato subito soccorso e portato in ospedale, a Niguarda, dove si e' recato il co-presidente della Comunita' Milo Hasbani. Testimoni hanno riferito di aver sentito l'aggressore urlare "ti ammazzo", abbassandosi il cappuccio e mostrando una capigliatura bionda. L'uomo aggredito è genero del rabbino di Milano, Hetzkia Levi. Le sue condizioni sono in miglioramento. E' stato essere stato colpito sette volte, tre alla schiena, una al volto, due alla gola e una al braccio. Preoccupa una delle due ferite al volto, che potrebbe aver leso il nervo ottico.
LA PREFETTURA: "SISTEMA SICUREZZA AI MASSIMI LIVELLI" - Intensificazione "ai massimi livelli" del sistema di sicurezza generale e di possibili obiettivi ebraici in particolare. E' quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di Milano, presieduto dal viceprefetto vicario Giuseppe Priolo alla presenza dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, a seguito dell'episodio di aggressione avvenuto ieri sera ai danni del cittadino israeliano Nathan Graff. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e i rappresentanti della Comunita' ebraica milanese che hanno espresso, nell'occasione, "sentito apprezzamento" per il lavoro finora svolto dalle Forze di Polizia del territorio. "Nel corso della riunione - si legge in una nota - e' stata disposta l'intensificazione ai massimi livelli del sistema di sicurezza generale, di prevenzione e di controllo del territorio, nonche', nello specifico, la sensibilizzazione delle misure di vigilanza in atto presso gli obiettivi ebraici e/o riconducibili allo Stato di Israele. Attenzione massima e' stata riservata ai primi elementi emersi dalle indagini in corso. Le attivita' info-investigative, delle quali e' stato disposto il rafforzamento, proseguono incessantemente a 360 gradi, senza tralasciare alcuna ipotesi, con l'obiettivo di individuare nei tempi piu' rapidi l'autore dell'aggressione. I rappresentati delle Istituzioni presenti hanno espresso vicinanza e solidarieta' alla Comunita' ebraica milanese e ai familiari del cittadino israeliano aggredito".
L'IPOTESI DI TENTATO OMICIDIO - Il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli ha aperto un fascicolo per tentato omicidio volontario a carico di ignoti ma non ritiene, per il momento, di contestare l'aggravante dell'odio razziale in relazione all'accoltellamento di Nathan Graff. Gli inquirenti vogliono chiarire la dinamica dei fatti prima di aggiungere l'aggravante che sara' ipotizzata solo qualora dovessero emergere elementi che facessero propendere per l'ipotesi dell'odio razziale. In queste ore si stanno esaminando le numerose testimonianze raccolte, alcune delle quali sembrerebbero essere in contraddizione tra loro. L'agguato, stando a quanto ipotizzato dalla Procura, era finalizzato a uccidere. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini di una telecamera situata in "buona" posizione, da cui si potrebbe capire se l'aggressore avesse un complice pronto ad aiutarlo nella fuga.
.IL PRESIDENTE DELLA COMUNITA' EBRAICA: "NON E' UNA VICENDA PERSONALE" - "Non credo che sia una vicenda personale, non ci sono elementi che portano a questo". Così il co-presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani, dopo avere partecipato in Prefettura al Comitato per l'ordine e la sicurezza. L'aggressione, secondo i vertici della Comunità ebraica di Milano, potrebbe essere collegata alla cosiddetta Intifada dei coltelli. "Tutto quello che sta succedendo in Francia - ha proseguito Hasbani - lo sappiamo, ma lo abbiamo sentito sempre lontano". "Da parte nostra - ha sottolineato il co-presidente della Comunità ebraica di Milano - ci sentiamo molto tranquilli. Speriamo sia un episodio isolato, continueremo la nostra vita normale. A Milano non abbiamo mai avuto problemi". "Abbiamo deciso di tenere aperte le scuole malgrado tutte le pressioni che abbiamo avuto. Anche ai ragazzi che mi hanno chiesto se continuare a indossare la kippah, ho risposto che fa parte della nostra vita. Con le forze dell'ordine stiamo cercando di ricostruire cosa è successo, un ragazzo può essere stato attaccato perché ebreo, in quanto individuabile. Dunque un bersaglio abbastanza facile", ha aggiunto.
LA CONDANNA DEL MONDO ISLAMICO MILANESE - "Se l'aggressione di ieri ha un movente religioso siamo di fronte a un gesto intollerabile. Non possiamo tollerare che una persona che cammina per le strade di una citta' multietnica come Milano venga aggredita perche' di religione ebraica ". Lo ha detto Davide Piccardo, coordinatore del CAIM (Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano e Monza e Brianza). Una "ferma condanna" a quanto accaduto arriva anche dal presidente dell'Istituto Culturale Islamico di viale Jenner a Milano, Abdel Hamid Shaari. "Condanniamo qualsiasi atto di violenza - ha detto Shaari - che sia contro gli ebrei, i cristiani o i musulmani, noi lo condanniamo". Il presidente del Centro Islamico, poi, esprime la sua "solidarieta'", e spiega: "dobbiamo vedere se quanto successo possa essere legato all'Isis o alla questione palestinese, che vanno tenuti fuori dal contesto italiano". "Le schegge impazzite - ha aggiunto Shaari - purtroppo ci sono sempre e con l'uso del web sfuggono ai nostri controlli, non sono fatti di cui uno va a discutere pubblicamente", e se dovessero farlo "saremmo noi a segnalarlo alle forze dell'ordine".
RENZI: "AFFETTO A TUTTA LA COMUNITA'" - "Desidero sottolineare tutto il nostro affetto e tutta la nostra amicizia a questa comunità e ribadire il nostro sentimento di profonda vicinanza alla persona colpita", ha detto il primo ministro Matteo Renzi.
PISAPIA: "FATTO CHE NON PUO' RESTARE IMPUNITO" - "Un fatto gravissimo che non puo' e non deve restare impunito". In un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha dato voce a tutta la sua "profonda indignazione" per l'accoltellamento. Pisapia ha espresso la sua solidarieta' all'aggredito e alla sua famiglia e ha quindi ribadito "con forza che chiunque, indipendentemente dalla religione, dal colore della pelle, dall'orientamento sessuale, deve poter esprimere la propria identita' senza incorrere in atti di intolleranza e violenza nella Milano dei diritti, come in tutto il mondo".
MARONI: "MILANO NON E' SICURA" - Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, l'accoltellamento di Nathan Graff, esponente della comunita' ebraica di Milano, conferma che in citta' va rafforzata la vigilanza. "Il centro di Milano e' una zona che va presidiata meglio di quanto finora non si faccia", ha dichiarato Maroni da Milano, "il problema e' che mancano gli uomini e mancano i mezzi e che il governo ha tagliato le risorse alle forze dell'ordine". "Ancora non ho ben capito se e' una cosa legata a motivi religiosi o un atto di criminalita' comune, le interpretazioni sono varie", ha spiegato. E riguardo all'emergenza criminalita' a Milano, per il governatore della Lombardia "in generale non c'e', ma c'e' da investire di piu' per garantire sicurezza". "Certo", ha aggiunto, "c'e' un'emergenza pero' un po' ovunque, sono i dati a dirlo, legata all'immigrazione clandestina e non solo. Vediamo in questi giorni persone massacrate in casa: ecco, bisogna rafforzare i sistemi di controllo e bisogna dare il segnale, e questo lo deve fare la magistratura, che chi massacra le persone sta in galera, mentre qui c'e' questa attitudine contraria. Se uno si difende va in galera, se invece aggredisce qualcuno e lo minaccia viene messo fuori. Questa - ha concluso il presidente lombardo - e' un'inversione del sistema dei valori che va corretta: e' un fatto culturale, non solo organizzativo".
LE REAZIONI E I COMMENTI
L'Arcidiocesi di Milano, attraverso una nota stampa, esprime la sua "vicinanza a Nathan Graff e a tutta la comunita' ebraica", dopo l'aggressione di ieri al 40enne ebreo a Milano. "Sgomenti dinnanzi alla violenza assurda - si legge nella nota - di cui e' stata vittima questa notte nella nostra citta' Nathan Graff, denunciamo questo e ogni atto di violenza. Mentre preghiamo per la vittima affinche' possa presto ristabilirsi e tornare alla sua famiglia e nella sua comunita', ci stringiamo alla Comunita' Ebraica con sentimenti di stima, amicizia e collaborazione.
"Siamo vicini al giovane e alla sua famiglia - dicono i responsabili della Comunita' - e confidiamo si tratti di un episodio isolato". Sul posto e' intervenuta la Digos. "E' l'episodio piu' grave che si sia mai verificato a Milano", ha detto il co-presidente della Comunita' Raffaele Besso.
"Manteniamo i nervi saldi". Cosi' Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane, commenta l'aggressione all'uomo di religione ebraica accoltellato a Milano all'uscita di un ristorante. "C'e' chi vorrebbe spaventarci - afferma - costringendoci a cambiare le nostre abitudini e la nostra quotidianita', quello che siamo con orgoglio da millenni. Ma e' una battaglia persa. Noi andremo avanti senza farci intimidire. La vita vincera' sempre sulla morte e sulla violenza".
"E' la prima volta che accade in Italia. E' impressionante il fatto in se' e per se' e saranno impressionanti le consegeunze. Dobbiamo fare grande attenzione a come verra' recepito dal cittadino comune, dall'italiano medio. Temo un po' d'indifferenza e se sara' cosi' vuol dire che le cose stanno andando veramente male". Lo dice Marcello Pezzetti, presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, interpellato dall'Agi sull'accoltellamento dell'ebreo ortodosso ieri a Milano. "Temo - prosegue Pezzetti- che si possa dire, 'oddio, andava vestito in quel modo'. Invece il diritto alla propria identita' anche in modi visibili dovrebbe essere garantito per tutti". Pezzetti vede il rischio che possano ripetersi aggressioni simili, perche' vede nel fatto di Milano un "antisemitismo a largo spettro, in cui ci stanno tutti gli elementi compresi quelli legati a cio' che viene falsamente definito conflitto di civilita'. E' antisemitismo della peggior specie, non solo razzista, ma anche politico e sociale".
"La Fondazione Memoriale della Shoah di Milano esprime tutta la sua preoccupazione per il grave episodio di cui, nella nostra città, è stato ieri vittima il cittadino israeliano Nathan Graff". Così Ferruccio de Bortoli e Roberto Jarach, presidente e vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, hanno così commentato quando accaduto: “Il fatto non va in alcun modo sottovalutato; dimostra, ancora una volta, come il seme dell’odio venga quotidianamente sparso, i pregiudizi siano ancora purtroppo assai radicati, e la violenza eserciti un fascino pericoloso. Milano, città di pace e di grande civiltà, solidale e aperta, ha tutti gli anticorpi per respingere le parole e i fatti alimentati dal razzismo e dall’antisemitismo. E la Fondazione è una delle istituzioni della città che, coltivando la disciplina della memoria, promuove, fra religioni ed etnie diverse, le ragioni del dialogo e della reciproca comprensione”.
"Solidarietà piena a Nathan Graff, aggredito e ferito ieri sera a Milano, e alla comunità ebraica - così Mariastella Gelmini -. Il gesto criminale che ha portato al ferimento di Nathan, rischia di proiettare sulla nostra città un clima di odio e intolleranza che non le appartiene. L'auspicio, oltre alla piena guarigione per Nathan, è che le istituzioni operino all'unisono, nel condannare e isolare responsabili ed eventuali ispiratori dell'aggressione".
"Sono sconcertato per quanto accaduto ieri a Milano. Brutto clima antisemita creato da chi semina odio. Solidarieta' a ferito e a popolo amico", scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
"Esprimo la mia piena solidarietà alla comunità ebraica milanese e l'augurio di pronta guarigione alla persona accoltellata ieri sera in via San Gimignano - sono le parole di Rosaria Iardino, consigliere comunale del Pd -. Non posso credere che la mia città sia un luogo intollerante ed aperto agli estremismi; sono certa invece che i colpevoli che hanno colpito il malcapitato con diversi fendenti di coltello, siano dei cani sciolti, stupidi criminali che forse vorrebbero emulare quanto succede in certi angoli del Medio oriente. Invito le forze dell'ordine ad individuare prontamente i colpevoli, perché sia chiaro che Milano non tollera azioni di questo tenore".
"L'episodio di ieri sera a Milano dimostra che se gli attentati terroristici contro gli ebrei in Israele non vengono condannati con fermezza da tutto il mondo, l'inevitabile conseguenza e' e sara' il terrore nelle strade del mondo occidentale. I cittadini europei di religione ebraica, e non solo, saranno esposti all'odio del fondamentalismo terrorista. A questo dobbiamo opporci con tutta la nostra forza e determinazione", afferma Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei deputati.
"Esprimo tutta la mia profonda solidarietà alla Comunità Ebraica di Milano per la vile aggressione subita ieri da Nathan Graff. In questo momento dobbiamo stringerci tutti attorno a lui e alla sua famiglia". Così Corrado Passera, candidato sindaco di Milano, commenta quanto accaduto ieri in via San Gimignano e aggiunge: "Ora è fondamentale non cedere alla paura: Milano deve difendere i suoi cittadini da ogni forma di violenza e in particolare da ogni spirale di odio e discriminazione mettendo in campo tutte le sue forze per lottare fattivamente e dare così la sicurezza effettiva richiesta con forza da tutti i milanesi. Fatti come quello di ieri notte ci ricordano la necessità di non abbassare mai la guardia nei confronti della piaga dell'antisemitismo; piaga che non si deve mai considerare sconfitta". "E in vista dell'imminente visita del premier iraniano in Europa - conclude Passera – il Governo italiano deve esprimere chiaramente che il nostro Paese e il nostro popolo non accettano alcun dubbio e distinguo sul diritto di esistenza dello Stato di Israele".
"Il terribile episodio dell'accoltellamento di ieri sera a Milano testimonia il grado di allarme altissimo che deve esserci". Cosi' Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti. "Se fosse confermato il movente antisemita e antiebraico, si tratterebbe dell'ennesima prova che anche in Italia serve massima allerta. E sarebbe bene considerare - conclude Fitto - anche il rischio di imitazione ed emulazione pure in Italia, anche al di la' di questo episodio, rispetto a quanto accade da settimane e mesi contro i cittadini di Israele (incluse donne e bambini) con il fenomeno degli accoltellamenti da parte di estremisti palestinesi".
"Esprimo la mia piena solidarieta' al giovane ebreo accoltellato ieri sera a Milano e all'intera comunita' ebraica", afferma la presidente del gruppo Misto-SEL al Senato, Loredana De Petris. "Tutti - prosegue - dobbiamo vigilare con massima attenzione per impedire che le critiche contro la politica del governo di Israele diventino alibi per manifestazioni di antisemitismo, come purtroppo spesso accade".
"Quanto accaduto a Milano ieri sera, dove un quarantenne di religione ebraica e' stato accoltellato, deve porre seri interrogativi circa la sicurezza delle comunita' religiose nel nostro Paese. Occorre vigilare su qualsiasi manifestazione di intolleranza, di diffusione dell'odio anche attraverso il web. Confidiamo che gli inquirenti facciano piena luce sulla vicenda e che venga scongiurato qualsiasi fenomeno emulativo. Anche la politica deve essere chiamata in causa perche' la liberta' non puo' fare alcun passo indietro come non puo' farlo la lotta contro l'antisemitismo. Agli amici della comunita' ebraica di Milano va tutta la mia solidarieta'". Lo afferma il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli.
"E' un affronto grave non solo alla comunita' ebraica ma all'intera comunita' occidentale. Ilmio auspicio e' che arrivi un'espressione di condanna da parte di tutti, anche dalla comunita' islamica. Credo sia importante in questo momento dare un grande e inequivocabile segnale di pace e concordia tra le diverse religioni". Lo afferma il segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, commentando l'aggressione al giovane ebreo avvenuta ieri a Milano.
"L'accoltellamento di Nathan Graff e' un fatto di estrema gravita' che deve essere condannato fermamente e non puo' restare impunito", affermano i capigruppo del Partito Democratico al Senato e alla Camera, Luigi Zanda ed Ettore Rosato. "Nell'esprimere la vicinanza dei senatori e dei deputati del Pd al giovane ferito, alla sua famiglia e alla comunita' ebraica di Milano, vogliamo ribadire - proseguono gli esponenti Dem - la nostra profonda indignazione e la preoccupazione per un episodio che ha tutti i contorni della violenza antisemita da cui purtroppo anche altri Paesi europei non sembrano essere immuni. Siamo certi che la magistratura e le Forze dell'ordine faranno presto piena luce sull'accaduto e scongiureranno il ripetersi di simili azioni. Il nostro Paese deve restare il luogo in cui ciascuno, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dalla provenienza, deve sentirsi libero di vivere, senza incorrere in atti di intolleranza e violenza".
"Esprimo tutta la mia solidarietà alla Comunità Ebraica di Milano e a Nathan Graff cittadino israeliano accoltellato ieri sera a Milano da un uomo incappucciato. Contro questi barbari e vergognosi attentati dichiaro con forza la mia vicinanza umana e politica ad Israele terra di libertà e democrazia. Mai abbassare la guardia dinnanzi e questi atti di violenza che mirano a ledere la libertà delle persone di esprimere le proprie idee e la propria identità". Così ha dichiarato l'assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale di Regione Lombardia, Giulio Gallera.
"Solidarietà a Nathan Graff e alla comunità ebraica milanese. Si faccia luce al più presto sulla natura di un'aggressione gravissima, estranea alla tradizione di Milano che con la comunità ebraica ha sempre intrattenuto rapporti di assoluta concordia. Se alla base dell'episodio dovesse esserci l'intento di colpire una persona di fede ebraica saremmo di fronte ad una situazione di estrema pericolosità. Intanto auspico che la soglia di attenzione e di controllo sia altissima per arginare ogni rischio riconducibile all'estremismo". Così Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo PPE.
"Piena solidarieta' dei cittadini del Friuli Venezia Giulia e mia personale per il barbaro accoltellamento di Nathan Graff, atto di gravita' estrema" e' stata espressa dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, in un telegramma inviato oggi al presidente dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. L'agguato a Graff era stato perpetrato ieri sera a Milano da un uomo incappucciato. "Aggredire la comunita' ebraica italiana, parte consustanziale del tessuto civile, economico, culturale e politico del nostro Paese - ha scritto Serracchiani - significa colpire ognuno di noi e tornare a far violenza, fisica e simbolica, contro una comunita' che gia' e' stata vittima delle piu' spregevoli teorie e pratiche razziste". "L'impegno per evitare il riemergere di sentimenti antisemiti e per garantire la sicurezza di tutti i cittadini italiani, e segnatamente gli ebrei - ha concluso la presidente del Friuli Venezia Giulia - e' un dovere di cui le Istituzioni sanno di doversi fare carico quotidianamente, con ancor piu' forza dopo episodi come quello registrato ieri".
"L'episodio di violenza avvenuto ieri sera a Milano dove il cittadino israeliano e' stato accoltellato con efferatezza e' di una gravita' preoccupante. Se confermata la matrice antisemita, la vicenda assumerebbe contorni davvero allarmanti; riponiamo la massima fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine. Milano e l'Italia intera non puo' tollerare simili episodi di violenza, non concederemo spazio alcuno all'antisemitismo che abbiamo tutti il dovere di condannare con la massima fermezza". Cosi' Khalid Chaouki, deputato PD coordinatore intergruppo immigrazione.
“Il MoVimento 5 Stelle esprime massima solidarietà alla vittima, ai suoi familiari e a tutta la comunità ebraica. Ora si eviti qualsiasi strumentalizzazione”, così Stefano Buffagni, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Regione Lombardia.