Ecco la città che guarda al futuro. "Nasce un nuovo centro di Milano"
Di Fabio Massa
Città policentrica, che attrae. La Milano del futuro. Visioni urbanistiche e soldi veri, concreti, investimenti di centinaia di milioni di euro. Nella metropoli che non sta ferma, le uniche forse in Italia a questa velocità, UpTown e tutto lo sviluppo di Cascina Merlata sono al contempo un avamposto e una sopravvissuta. "Euromilano è forse l'ultima azienda di sviluppo immobiliare che arriva da prima della crisi e che è ancora qui", racconta il presidente, Luigi Borrè, ad Affaritaliani.it Milano. A un tiro di schioppo dal post-Expo, a pieno regime, ci saranno diecimila abitanti in più per Milano: 395mila metri quadri di superficie edificabile. 250mila metri quadri di parco. 4500 appartamenti. 900mila metri quadri di area edificata. Numeri che nascondono una storia che interseca la crisi e che - almeno negli auspici di Borrè e dell'ad di Euromilano, Attilio Di Cunto, dovrebbe superarla. "Io arrivo nel 2014 - racconta Borré - quando Intesa San Paolo ha deciso di investire in modo importante nuovo equity, cosa che si è realizzata tra luglio e dicembre di quell'anno con l'apporto di 185 milioni di euro e di sostituire pressoché integralmente il cda e il management".
Curva stretta e a forte velocità, quella di Intesa. Che però ha dato i suoi frutti. "Le opere che Euromilano stava realizzando per Expo, e quindi il villaggio di housing sociale per le Esposizioni e uno dei parcheggi, sono state le prime messe a disposizione", conclude Borré. Ora, però, è tempo di business immobiliare. Mercato difficile, soprattutto per una zona lontana dal centro? "La distanza dal centro è di cinque chilometri e mezzo - precisa Borrè - Se la guardiamo da una qualunque prospettiva delle metropoli europee è una distanza irrilevante. Per Londra, Parigi, Berlino, saremmo ancora nel centro pieno. Il problema non è quello delle distanze. E' più un tema di interconnessioni". E quindi? "Zone così interconnesse a Milano anche in centro non ce ne è. Il passante, la metropolitana, il fatto che siamo a 20 minuti da Malpensa, mezz'ora da Orio al Serio e da Linate. Forse la cosa a cui siamo più distanti è proprio il centro di Milano, ma siamo una delle zone d'Italia più vicine al resto del mondo".
Attilio Di Cunto, l'amministratore delegato, condivide l'ottimismo "anche perché in 48 ore abbiamo venduto il 40 per cento dei primi appartamenti messi in vendita. E ora, dopo un mese e mezzo, siamo al 60 per cento". Anche qui, il posizionamento non sembra un inconveniente: "Arexpo è sicuramente una porzione importante di questo territorio, poi c'è la Fiera di Milano che funziona da anni - spiega - Il mercato è stato complesso negli ultimi 10 anni. E' stato un incubo dove molti hanno lasciato le penne e i soldi. Euromilano è una delle ultimisime società che veramente può ancora chiamarsi di sviluppo immobiliare". Il segreto della sopravvivenza si chiama pricing. "Nel momento in cui anche le famiglie non hanno più la certezza di una carriera che progredisce in modo sicuro, con banche che non erogano più credito come prima, non si possono spendere due milioni per un bell'appartamento. Non sono tutti calciatori. Noi siamo a 5,5 chilometri dal centro, e poi abbiamo molto ascoltato il mercato, abbiamo studiato. Noi vendiamo a 3000 euro al metro. Il che vuol dire che dove altri vendono a due milioni, noi vendiamo a mezzo milione, per appartamenti di fascia alta".
Il resto è il progetto. "Abbiamo studiato un quartiere a misura d'uomo, un ecosistema per l'uomo - spiega Di Cunto - Guardi qui (e indica la cartina, ndr): il centro commerciale farà da barriera acustica e naturale rispetto all'autostrada. Cascina Merlata sarà un centro servizi dove si potrà andare al negozio chilometri zero, al drop box per ritirare pacchi, al poliambulatorio. Ci sarà il geotermico, il teleriscaldamento, il fotovoltaico per le parti comuni. Noi facciamo da acceleratore rispetto alla creazione di una comunità che ci vediamo crescere attorno".