Milano

Milano, ecco “la sinfonia del pane quotidiano”

Il compositore “social” D’Addetta scrive una partitura per i nuovi poveri. "Eseguiamola dal vivo tra i nuovi poveri la mattina di Natale”. Il suo appello a Sala

Di Claudio Bernieri
 

“Passo ogni giorno per viale Toscana per andare nella scuola dove insegno, e un giorno ho notato una lunga fila di persone intorno al nuovo e moderno campus della Bocconi . Era un mese fa. Mi fermo spesso a guardare i lavori di rifinitura , per ammirare quei padiglioni circolari , tutti di acciaio e vetro..Credevo fosse la solita fila di operai mattinieri del cantiere, e invece mi accorgo che la fila prosegue fino all’angolo con il parco Ravizza. Donne, anziani, pensionati… No, non potevano lavorare al campus . C’era dell’altro. Mio fermo, parcheggio, e scopro un’altra città, una città invisibile “. Così si racconta ad Affari il compositore “social” Luciano D’Addetta.E’ noto a Milano per la sua versione del magnifico Deborah’s Theme di Ennio Morricone, indimenticabile colonna sonora di C’era una volta in America. Il nuovo arrangiamento per fiati è stato eseguito a Milano dall'Orchestra dei Navigli, il nuovo ensamble sinfonico diretta dal maestro Maurizio Tambara. Luciano D’Addetta è un compositore che si ispira ai miti greci, come in Agape, il suo ultimo disco, che coniuga sonorità caraibiche con le atmosfere della Magna Grecia.



“Un album che parla al cuore già dal significato del titolo: -Agape significa l'amore -ci spiega il compositore- E’ un trittico alla maniera greca assieme a Philos ed Eros , le altre tracce del disco, tre elementi che rappresentano l'ideale, quell’amore che quando lo provi ti piega la schiena e ti spezza il cuore. In assenza di Agape, sarebbe solo l'istinto a prevalere sull'uomo, e non ci sarebbe carità verso gli altri. Agape rappresenta lo slancio, l'entusiasmo dell'amore verso la famiglia, la musica, la vita, le cose, la passione per l'arte, l'attaccamento alla vita, l'amicizia”. Con queste premesse, D’Addetta si è messo al lavoro a novembre, e ha ultimato la sua composizione dedicata a quella strana “fila” di persone sconosciute che approdavano a una entrata quasi invisibile aperta al confine con il campus bocconiano. La porta di Agape, ovvero del “ Pane Quotidiano”, una associazione centenaria che sfama i meno fortunati e che in questi tempi di Coronavirus aiuta i nuovi poveri con un pasto caldo.

“ Mi sono fermato diverse volte davanti all’entrata del Pane Quotidiano, assorbendo quella magica atmosfera neorealista che emanava quella fila di in visibili, l’altra faccia della realtà, della Milano produttiva. Ho pensato al film “Miracolo a Milano” di De Sica, ed è come se il maestro mi avesse parlato…Ed è venuta fuori la mia “sinfonia del pane quotidiano” .Ecco ora è pronta”. La “ sinfonia del pane quotidiano” debutta ora nei social , in anteprima per Affari. A pandemia conclusa, l’orchestra dei Navigli la eseguirà dal vivo. “ Mi piacerebbe organizzare la prima in quei capannoni ottocenteschi vicini al moderno campus, magari la mattina di Natale. Lancio l’idea al sindaco, che si è arruolato tra i volontari del Pane quotidiano e distribuirà pasti caldi alla fila degli invisibili” propone il compositore.








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