Milano

Ecco le carte della vergogna chic. Le fragole schiave di StraBerry

Dalle intercettazioni emergono particolari inquietanti sulle condizioni di lavoro dei braccianti dell'azienda Straberry

Ecco le carte della vergogna chic. Le fragole schiave di StraBerry

Quel che emerge sul caso StraBerry è sempre più sconvolgente. (QUI LE CARTE CON LE INTERCETTAZIONI). L'azienda Straberry è sotto sequestro per lo sfruttamento dei braccianti. L'azienda pluripremiata da Coldiretti, modello di startup vincente fondata da un giovane bocconiano di nobili origini, Guglielmo Stagno d'Alcontres, sfruttava infatti i braccianti africani a una quindicina di chilometri di Milano. Questa l'ipotesi che emerge dall'inchiesta 'Corsa contro il tempo': quella che, secondo i finanzieri del comando provinciale di Milano, dovevano fare i lavoratori per raccogliere le fragole il piu' in fretta possibile, minacciati altrimenti di licenziamento o di essere messi in 'pausa di riflessione' per un paio di giorni a casa. "I servizi igienici sono costituiti da un bagno chimico ad esclusivo uso del personale di origine italiana. Non c'e' un servizio igienico per gli operai". E' la testimonianza resa agli inquirenti da un ex stagista italiano della StraBerry, l'azienda agricola sequestrata dalla Guardia di Finanza di Milano per sfruttamento dei lavoratori. 

"Gli spogliatoi - prosegue nella deposizione del 17 giugno scorso contenuta nel decreto di sequestro - sono ricavati all'interno del magazzino e sono costituiti da una serie di armadietti con delle panche davanti, dove uno si puo' appoggiare per cambiarsi e all'interno non ci sono docce, bagni, lavandini. Per lavarsi c'e' una gomma dell'acqua fuori dal magazzino a utilizzo esclusivo degli africani dove si lavano al bisogno. Non esiste un locale adibito a refettorio, gli operai consumano il pasto dove capita". Questo racconta, annota la Guardia di Finanza, viene confermato da un'intercettazione tra Guglielmo Stagno d'Alcontres e una donna in cui lei informa lui che "c'erano tutti i ragazzi negri che si lavano li' davanti a torso nudo" e lui che risponde: "Va bene ma e' cosi', non hanno le docce, quindi e' cosi', ok? I clienti non devono stare li'". 

SCARICA QUI LE CARTE CON LE INTERCETTAZIONI








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