Milano

Ecco perché me ne vado da Ncd... la lettera di Nicolò Mardegan

Alla c.a
On. Angelino Alfano,
presidente Nuovo Centro Destra
e p.c.
Sen. Gaetano Quagliariello,
coordinatore nazionale
Nuovo Centro Destra

On. Maurizio Lupi,
capogruppo AP
Camera dei Deputati

Alessandro Colucci,
coordinatore Regione Lombardia
Nuovo Centro Destra

Luca Del Gobbo,
coordinatore Provincia di Milano
Nuovo Centro Destra

 

Carissimo Angelino,

ti è ben nota, anche perché negli ultimi mesi non ho mancato di mostrarla, la mia insofferenza verso decisioni sempre più lontane dallo spirito che ha animato la nascita di NCD e che mi portò ad aderirvi  convintamente in una prospettiva di rinnovamento del centro destra,  peraltro motivata da senso di responsabilità in un momento storico di grave crisi per il Paese.

Ora questo senso di responsabilità si è trasformato, a mio parere, in un rapporto di appiattimento verso il Partito Democratico ed il suo Leader.
Con stupore, incredulità e profondo rammarico ho dovuto assistere, e non sono il solo quanto meno a Milano, a scelte incomprensibili e a volte inaccettabili perché contrarie al DNA dei valori posti a fondamento dell’atto costitutivo del partito come quelle che ci hanno visto allineati sul provvedimento “svuota carceri”, o sulla elargizione dei famosi 80 euro in uno spirito assistenziale che non appartiene ad un centro destra liberale, per non parlare dei tagli agli enti locali e alle regioni contro ogni logica federalista ( Lombardia - 1 miliardo e mezzo di €), fino alle riforme costituzionali e all’Italicum che preferisce ancora una volta i nominati rispetto alle preferenze dei cittadini o ai provvedimenti sulle Banche Popolari o sul divorzio breve che avrebbero meritato quanto meno un voto di testimonianza.

Forse perché non sono un pragmatico, forse perché sono, come tutti i giovani, un idealista o forse perché sono un illuso continuo a credere che la Politica imponga trasparenza, schiettezza e coerenza e qualora la propria visione sia inconciliabile oltre che minoritaria in un gruppo politico, non resta che prenderne atto, pur con grande sofferenza e profondo travaglio, ed evitare a tutti ogni genere di imbarazzo.

Arrivati a questo punto, le mie dimissioni, sia da coordinatore cittadino che dal partito, sono per certi versi obbligate.

Sento comunque l’obbligo di ringraziare quanti mi hanno dato fiducia nel ruolo di coordinatore della città di Milano, che ho svolto fino a un attimo fa con il massimo impegno e passione.
Le scelte politiche non inficiano minimamente la stima e il rapporto solido sul piano umano con te e con  moltissimedonne e uomini di Nuovo Centro destra, ai quali faccio i miei migliori auguri per il proseguimento della loro attività politica.


Nicolò Mardegan







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