Milano

Economia in rallentamento: la conferma delle imprese secondo Assolombarda

a cura della redazione

Il rallentamento in atto emerge anche dalle indagini qualitative di Istat

Il rallentamento in atto emerge anche dalle indagini qualitative di Istat

Il rallentamento in atto emerge anche dalle indagini qualitative di Istat, che ad agosto rilevano un calo del clima di fiducia del manifatturiero nel Nord-Ovest per il quinto mese consecutivo. Si riducono gli ordini in portafoglio e si deteriorano le attese di produzione, che per la prima volta da settembre 2022 tornano su livelli negativi; pressoché stabili, invece, le scorte di prodotti finiti. L’indice scende anche a livello nazionale, in Germania e Francia, mentre la Spagna registra un sentiment in controtendenza. Cresce invece per il secondo mese consecutivo la fiducia dei servizi nel Nord-Ovest: le imprese riportano andamenti aziendali più favorevoli e il saldo sugli ordinativi aumenta in maniera rilevante, mentre le previsioni lato domanda per i prossimi 3-4 mesi sono in leggero calo. Guardando ai benchmark, l’indice diminuisce in Italia, Germania, Francia e rimane stabile in Spagna.

Il mercato del lavoro

In ambito mercato del lavoro, tra aprile e giugno aumenta per il nono trimestre consecutivo il numero di occupati in Lombardia (+36mila rispetto al corrispondente periodo del 2022), portando così il tasso di occupazione al 68,8% (era 68,3% un anno prima), sopra a Italia (61,6%) e Piemonte (68%), ma sotto a Emilia-Romagna (70,9%) e Veneto (71,6%). Al contempo, calano i disoccupati (-24mila) e gli inattivi (-22mila), con il tasso di disoccupazione che quindi scende al 4,5% (dal 5% nel secondo trimestre 2022), rimanendo superiore solo al 4,2% del Veneto. Rispetto al pre-Covid, il bilancio in termini di occupati si conferma positivo (+6mila nel confronto con il secondo trimestre 2019), si attenua il calo di disoccupati (-30mila) e il differenziale degli inattivi si riduce a +10mila.

Milano

Nel secondo trimestre 2023, l’export di Milano cresce del +3,1% tendenziale, distaccandosi dunque dalla performance negativa registrata a livello regionale (-0,9%). Rispetto allo stesso periodo del 2022, tra aprile e giugno di quest’anno le esportazioni del manifatturiero crescono del +4,7% e i settori con un’espansione sui mercati esteri superiore alla media del totale economia sono la moda (+13,2%), gli apparecchi elettrici (+7,2%), e la meccanica (+3,3%).

Monza e Brianza

Tra aprile e giugno 2023, le esportazioni della Provincia monzese crescono del +12,9% tendenziale, in netto distacco dal -0,9% regionale. In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2022, il manifatturiero segna un +13,1% e i settori di maggiore espansione sui mercati internazionali sono la farmaceutica (+85,9%), l’alimentare (+35,3%), la meccanica (+30,6%), gli apparecchi elettrici (+18,8%) e l’elettronica (+18,3%).

Lodi

Nel secondo trimestre 2023, l’export di Lodi cresce del +3,2% sullo stesso periodo 2022, performance ben migliore del -0,9% regionale. Rispetto alla primavera dello scorso anno, le esportazioni del manifatturiero aumentano del +3,4% e i settori con un incremento dell’export superiore al totale economia sono l’alimentare (+9,3%), l’elettronica (+6,4%), il legno (+5,9%) e gli apparecchi elettrici (+4,8%).

Pavia

Tra aprile e giugno 2023, le esportazioni del territorio pavese diminuiscono del -0,3% tendenziale, contrazione leggermente più contenuta rispetto al -0,9% lombardo. Nel dettaglio, l’export del manifatturiero rimane pressoché stabile (-0,1%) e come settori in espansione troviamo l’alimentare (+17,5%), il legno (+11,7%), la farmaceutica (+11,6%), la meccanica (+4,9%) e gli apparecchi elettrici (+1%).







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