Milano
Edison sostiene la nuova illuminazione del Museo Teatrale alla Scala
In occasione della Mostra per il centocinquantenario rossiniano, il Museo Teatrale presenta la nuova illuminazione realizzata in collaborazione con Edison
Edison sostiene la nuova illuminazione del Museo Teatrale alla Scala: dal 17 aprile con la mostra “Gioachino Rossini alla Scala”
Il Museo Teatrale alla Scala si dota di una nuova illuminazione. Il progetto, curato da Marco Filibeck, Responsabile Realizzazione Luci presso il Teatro alla Scala, è sostenuto da Edison, la più antica società elettrica d’Europa nata a Milano, che ha portato la luce elettrica alla Scala nel 1883 e che dal 2010 è Partner Principale della Serata Inaugurale. Il nuovo allestimento luci sarà visibile al pubblico da martedì 17 aprile, in occasione dell’apertura della mostra “Gioachino Rossini alla Scala”. Dopo il termine della mostra il Museo Teatrale alla Scala resterà dotato di un’illuminazione completamente nuova che, attraverso un uso teatrale su ognuna delle quasi 200 opere, ridà vita ai grandi personaggi della storia del Teatro. Per la realizzazione del progetto sono previsti oltre 100 metri lineari di binari elettrificati a sospensione tramite cavetti d’acciaio, quasi 300 faretti, sagomatori e a ottiche varie, e circa 30 metri lineari di strip. L’estrema versatilità del sistema permette di modulare l’illuminazione degli spazi in base alle differenti esigenze a cui il Museo Teatrale risponde. Diventa infatti possibile intensificare le luci nei luoghi del Museo destinati a ospitare eventi musicali e manifestazioni culturali, mentre nei normali orari di apertura il criterio seguito agevola la fruizione delle opere e dei supporti multimediali in un’atmosfera magica e soffusa di voluta derivazione teatrale.
Edison sostiene la nuova illuminazione del Museo Teatrale alla Scala: dal 17 aprile con la mostra “Gioachino Rossini alla Scala”. Le parole del Direttore Operativo del Museo Donatella Brunazzi
“L’allestimento del Museo Teatrale disegnato da Pier Luigi Pizzi nel 2004 trova oggi il suo completamento nella nuova illuminazione curata da Marco Filibeck e resa possibile da Edison” – spiega il Direttore Operativo del Museo Donatella Brunazzi. “La visione eminentemente teatrale di Pizzi si accende di nuova luce ricreando nel Museo l’atmosfera di un palcoscenico su cui agiscono compositori, cantanti, direttori e impresari. Per il pubblico, un’esperienza immersiva in cui il Teatro si racconta con tutti i suoi artifici e la sua magia”.
Edison sostiene la nuova illuminazione del Museo Teatrale alla Scala: dal 17 aprile con la mostra “Gioachino Rossini alla Scala”. Le parole di Paolo Quaini, direttore Servizi Energetici Edison
“A oltre 130 anni di distanza dalla prima illuminazione del Teatro con l’energia elettrica, a opera proprio di Edison, diamo oggi continuità al nostro progetto di mettere al servizio della comunità la nostra esperienza e la nostra professionalità per fornire soluzioni innovative e su misura delle reali esigenze di tutti i nostri partner”, dichiara Paolo Quaini, direttore Servizi Energetici Edison. “La nostra presenza all’interno di questo Teatro e del suo Museo è un esempio concreto del nostro impegno per costruire e per offrire un presente, oltre a un futuro, sostenibile e bello, ricco di emozione e di eccellenza, proprio come l’esperienza unica che la Scala sa offrire da sempre”.“Il progetto – spiega Marco Filibeck – ha seguito due linee guida ritenute fondamentali: la salvaguardia dell’ambientazione storica delle sale e dei preziosi arredi attraverso l’installazione di un impianto di piccolissime dimensioni per un impatto visivo molto ridotto e la valorizzazione di tutte le opere esposte con una illuminazione dedicata. Le totalità delle luci sarà con sorgenti led a basso consumo energetico e a intensità regolabile per raggiungere un corretto bilanciamento complessivo dell’illuminazione. Ogni quadro è stato trattato come se fosse un personaggio in scena facendo un uso teatrale dell’illuminazione museale per far rivivere tutti i personaggi che hanno fatto grande la Scala”.