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Educazione sessuale a scuola: accordo tra Comune di Milano e Durex

Educazione sessuale a scuola: accordo tra Comune di Milano e Durex

È stato annunciato martedì, con un evento tenutosi a Palazzo Marino, l’accordo tra Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare, con Durex Italia, che si prefigge di garantire un accesso sempre più esteso a interventi di educazione affettiva e sessuale per i giovani studenti e studentesse milanesi.

L’accordo, che riguarderà anche la realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità” sul territorio di Milano, rende ufficiale la collaborazione tra le parti nell’ambito del progetto “A Luci Accese”, e porterà Milano ad essere tra le prime città in Italia a prevedere, dall’anno scolastico 2024/2025, una proposta di corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori.

La ricerca: un milanese su dieci ha il primo rapporto sessuale prima dei 13 anni

I dati citati durante l'incontro hanno dimostrato che a Milano e provincia emerge una situazione molto simile al panorama nazionale, con un approccio a sessualità e affettività precoce e molto spesso inconsapevole, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni non sempre chiare, che determinano però comportamenti a rischio per se stessi e per gli altri.

Tra i numeri più significativi emerge come 1 giovane milanese su 10 (9,5%) ha il suo primo rapporto sessuale prima di compiere 13 anni, 6 su 10 (56,2%) non utilizzano sempre il preservativo e, soprattutto, che la quasi totalità di loro (95,1%) vorrebbe l’educazione affettiva e sessuale come materia scolastica.

Zotti (Reckitt Benckiser Healthcare): "Durex per una sessualità libera, protetta e consapevole"

“La partnership con il Comune di Milano è un passo avanti cruciale e significativo nella missione di Durex di promuovere una sessualità libera, protetta e consapevole e nel diffondere l’importanza dell’educazione affettiva e sessuale tra i giovani – ha dichiarato Paolo Zotti, Amministratore Delegato di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa, che commercializza il brand Durex in Italia –. I dati che emergono dalla nostra annuale osservazione sono allo stesso tempo allarmanti e illuminanti e proprio per questo siamo orgogliosi che il Comune di Milano abbia scelto di collaborare direttamente con noi con l’obiettivo di offrire ai giovani milanesi gli strumenti, le conoscenze e le risorse necessarie per affrontare la propria sessualità in modo responsabile e consapevole. Il programma “A Luci Accese”, attivo nelle scuole superiori di Milano dall’ottobre 2023, ha rappresentato un primo e concreto passo in avanti in Italia sul tema dell’introduzione dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole ed è nato con il molteplice obiettivo di favorire un’educazione affettiva che possa porre le basi per rapporti ‘sani’, fondati su valori quali il rispetto ed il consenso, oltre a fornire informazioni chiare e corrette rispetto alla sfera dell’affettività e della sessualità, dell’impatto delle scelte in ambito sessuale sulla salute.

Savarese (Reckitt Benckiser Healthcare): "Speriamo di ispirare altre realtà locali"

 “Ci auguriamo che questo possa essere solamente un primo passo d’ispirazione per altre realtà locali e nazionali, a intraprendere un percorso di educazione alla sessualità e all’affettività rivolto ai più giovani – ha dichiarato Laura Savarese, Direttrice Affari Regolatori e Relazioni Esterne di Reckitt Benckiser Healthcare (Italia) Spa –. Il team Durex, in qualità di brand leader nella categoria del benessere sessuale, è da anni impegnato nell’ascolto dei giovani e questo ci ha permesso di acquisire una migliore conoscenza del disagio che spesso vivono ed una competenza approfondita sulle aree prioritarie di intervento per programmi educazionali e di prevenzione sociale e sanitaria. Grazie a questo e ad una rete di esperti del settore, psicologi, sessuologi, possiamo oggi sviluppare e proporre percorsi educazionali rivolti alle scuole, con un approccio innovativo basato su piccoli gruppi di dialogo che facilitino un confronto trasparente, materiali educativi e informativi, sportelli di ascolto e spazi inclusivi e non giudicanti. In questi anni di impegno in questo ambito, abbiamo scelto di non ignorare le richieste provenienti da ragazze e ragazzi di tutta Italia, di dialogare con loro e di mettere il nostro know-how a disposizione di tutte le forze istituzionali, politiche, sociali e medico-scientifiche per agire insieme direttamente e concretamente”.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con ALA Milano ONLUS, pertanto oggi si rinnova e si amplia, con ancora più forza, con l’obiettivo di introdurre l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole in tutto il territorio e di coinvolgere sempre più giovani, allineando Milano al resto d’Europa e rendendola, così, esempio e motore per il resto del Paese. Nel 2023 Durex ha realizzato la sesta edizione dell’Osservatorio Giovani e Sessualità, in collaborazione con Skuola.net e con il supporto di EbiCo – una cooperativa sociale ONLUS riconosciuta come Spin-Off Accademico dell’Università di Firenze.

La ricerca sulle abitudini sessuali dei ragazzi italiani

Questa ricerca, alla quale hanno aderito 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni, fotografa le conoscenze, i comportamenti e le abitudini delle ragazze e dei ragazzi italiani in riferimento all’affettività e sessualità e mostra, ormai con continuità, un approccio molto spesso inconsapevole su questi temi, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni confuse che determinano comportamenti a rischio per se stessi e per gli altri. Proprio nel 2023, per la prima volta, l’osservazione è stata svolta anche con uno specifico focus sulla città di Milano, dalla quale è emerso un trend in linea rispetto ai dati raccolti a livello nazionale.

Il 41,7% (+3% rispetto al dato nazionale) dei rispondenti, ad esempio, afferma di aver avuto il primo rapporto sessuale tra i 17 e i 18 anni, ma c’è anche chi dichiara di aver avuto la sua prima esperienza prima dei 13 anni (9,5%). Allo stesso modo, parlando di contraccezione, alla domanda relativa al coito interrotto il 33,6% (-5,7% rispetto al dato nazionale) ha risposto definendolo un metodo efficace contro gravidanze indesiderate o Infezioni Sessualmente Trasmesse. La situazione, seppur migliore rispetto ai dati nazionali, è poi ulteriormente complicata dallo scarso confronto e dialogo in famiglia. I giovani, infatti, non sembrano sentirsi a loro agio nel discutere questi temi a casa: il 47,1% (+1,8% rispetto al dato nazionale) dichiara di ricorrere ad Internet per chiarire i dubbi in ambito affettivo e sessuale e tra questi la maggior parte lo fa per l’imbarazzo di chiedere a qualcuno (31%) e perché non sa a chi rivolgersi (9,8%), con il rischio di esporsi a fake news e informazioni sbagliate e fuorvianti.

Solo il 9,3% si rivolge ai genitori, il 5,5% al medico, il 15,2% chiede aiuto agli amici (+3% rispetto al dato nazionale) e l’11,9%, semplicemente, non chiede a nessuno. Le motivazioni di questo silenzio e chiusura potrebbero risiedere nell’imbarazzo e nella vergogna che i giovani affermano di provare nel chiedere o nel parlare con qualcuno di questi temi, oltre che nella mancanza – culturalmente tipica del nostro Paese – di educazione e comunicazione su queste tematiche. Infine, e questo è probabilmente il dato più significativo, ben il 95,1% dei giovani milanesi (+1,4% rispetto al dato nazionale) crede che l’educazione alla sessualità e all’affettività dovrebbe essere offerta come materia nel curriculum scolastico.


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