Elezioni Città M., tutto deciso. Ecco chi entra e chi no

di Fabio Massa

Si vota domenica, tutta la giornata. Lo spoglio sarà lunedì. Ma i giochi per la Città Metropolitana, l’ente che una volta era chiamato Provincia, e che prevedeva che i cittadini potessero esprimersi direttamente, sono già tutti fatti. Certo, qualche margine di incertezza c’è, perché il “filibustering” tra colleghi di partito è una pratica più che diffusa, ma è ovvio che una elezione di secondo livello come questa, nella quale votano solo gli eletti della Città Metropolitana per comporre un consiglio metropolitano nel quale c’è già un sindaco (ovvero Beppe Sala) e due pretendenti vicesindaco (ovvero Arianna Censi e Siria Trezzi, salvo outsider), lascia ben poco alla fantasia. Ecco perché Affaritaliani.it può anticipare, con un certo grado di precisione, quale sarà la composizione del consiglio che emergerà dalle urne lunedì. Dopodiché, sarà facile verificare se è logico e possibile e corretto che un ente importante come la ex Provincia possa andare avanti in questa maniera di cooptazione oscena e partitica.

IL PARTITO DEMOCRATICO, OVVERO IL CENTROSINISTRA.
La lista del Partito di maggioranza relativa in Comune a Milano si chiama C+, e raccoglie anche socialisti e civici. Su 24 posti disponibili in consiglio potrebbe rastrellarne tra gli 11 (che sarebbe considerata una debacle) e i 15 (che sarebbe un risultato più che lusinghiero). Su 24 nomi in lista, dunque, su 15 sono stati dirottati i voti. Nell’ordine dovrebbero essere quindi eletti Michela Palestra e Francesco Vassallo per il rhodense, Siria Trezzi per il nord Milano, Roberto Maviglia per l’alta martesana, Barbara Agogliati per il rozzanese, Daniele Del Ben per la zona di Magenta, Pietro Mezzi è portato da tutta Sel (e quindi ha due voti certi a Milano, Limonta e Pirovano). I consiglieri di Milano, che proporzionalmente contano molto di più di tutti gli altri (oltre 700 punti un consigliere di Milano a fronte dei 20 punti per un consigliere di un piccolo comune), eleggeranno poi sei persone: Arianna Censi, Franco D’Alfonso, Elena Buscemi, Bruno Ceccarelli, Paola Bocci e Beatrice Uguccioni. Chi “rischia” sulla zona sono Sara Bettinelli per l’altomilanese e Giorgio Mantoan per il sud-est. Nel caso ci fossero 15 posti (questo è determinato dal risultato totale della lista) passerebbero tutti. Il Movimento 5 Stelle riuscirà ad eleggere con tutta probabilità un solo esponente, il capolista Marco Carrettoni. La Lega Nord ha fatto l’accordo con Fratelli d’Italia, che in lista schiera Antonio Lamiranda, il quale però non avrà voti “dirottati” su se stesso, ma li “cederà” ai due candidati dell’area metropolitana, Ettore Fusco e Raffaele Cucchi. Massimiliano Bastoni sarà sicuramente eletto perché ha i voti dei quattro consiglieri comunali di Milano. Rimane da capire se il Carroccio avrà due o tre posti, ma con tutta probabilità saranno tre. Difficile che la lista numero 2, “La città dei comuni”, nella quale ci sono istanze socialiste, di rifondazione e dei civici, possa riuscire ad eleggerne uno, anche se in pole ci sarebbero o Alessandro Braga, o Antonio Malfettone, entrambi in quota Rifondazione Comunista. Pierluca Oldani e Alberto Pacchioni sono invece le due candidature più vicine ai socialisti civici. La lista numero 3 è “Insieme per la città metropolitana”, senza simbolo di partito, anche se è a trazione Forza Italia. Dovrebbero passare in sette: Vera Cocucci (vicina a Giulio Gallera), Graziano Musella (in quota Mariastella Gelmini), Marco Ballarini (in quota Stefano Maullu), Di Lauro (vicino a Tatarella-Altitonante), Vito Bellomo, sindaco di Melegnano, Alberto Villa, sindaco di Pessano con Bornago, Luciano Guidi (sostenuto da ciellini e centristi). Ecco quindi un riassunto di come potrebbe (dovrebbe) finire:

LISTA 1: PD E ALTRI
Palestra
Vassallo
Trezzi
Caviglia
Agogliati
Del Ben
Mezzi
Censi
D’Alfonso
Buscemi
Ceccarelli
Bocci
Uguccioni

LISTA 3: LEGA E FDI
Bastoni
Cucchi
Fusco

LISTA 4: FORZA ITALIA
Cocci
Musella
Ballarini
Di Lauro
Bellomo
Villa
Guidi

LISTA 5: MOVIMENTO 5 STELLE
Carrettoni

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