Milano
Elezioni regionali Lombardia 2018. Gori: tour elettorale in 100 tappe
Elezioni Regionali Lombardia 2018, il candidato del centrosinistra da' il via al suo tour elettorale "Gori 100 tappe"
Lombardia: al via tour elettorale di Gori in 100 tappe
Giorgio Gori, il candidato del centrosinistra alle regionali in Lombardia, da' il via al suo tour elettorale "Gori 100 tappe". L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Milano per arrivare alla Lombardia "piu' interna", "quella che non vede la politica in faccia" ma anche quella "dove abbiamo piu' margine di crescita e miglioramento".
L'obiettivo è cercare di recuperare consensi laddove il potenziale di crescita è maggiore e verrà inseguito con un programma di ascolto delle istanze locali già cominciato. "Andiamo a incontrare quella Lombardia che probabilmente non si vede dall'ufficio di Maroni perché Milano è una cosa, la Lombardia un'altra. Ci sono molte disparità dal punto di vista dello sviluppo della condizione socioeconomica, molta stanchezza per il governo di centrodestra che ha promesso tantissimo e mantenuto molto poco" ha detto Gori che ha scelto come slogan "Fare, meglio. Libera la forza della Lombardia".
Si va da Clusone a Orzinuovi, da Sirmione alla Franciacorta, da Cantù a Soresina, da Colico a Legnano, da Abbiategrasso a Cassano Magnago. Un programma in cento tappe che tocca tutte le province lombarde e i suoi angoli più remoti. "Bergamo - ha assicurato comunque il sindaco orobico - resta in testa alle mie priorità, non sarò un sindaco part time. Mi metto in macchina dalle cinque del pomeriggio in poi".
Autonomia: Gori, strumentale invito Maroni a tavolo
Giorgio Gori ha definito "strumentale" alla campagna referendaria, e quindi non sincero, l'invito a lui rivolto da Roberto Maroni affinche' partecipasse al tavolo col governo sull'autonomia della Regione Lombardia. "L'invito perche' lo affiancassi nella trattativa e' durato fino al 22 ottobre, dopodiche' non l'ho piu' sentito", ha lamentato Gori, nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare le 100 tappe della sua campagna elettorale in vista delle regionali. "Quindi - ha proseguito - lo considero strumentale. L'ultima telefonata risale al sabato" precedente il referendum.
"Io credo alla trattativa" sull'autonomia, ha spiegato il sindaco di Bergamo. "Anzi quando Maroni faceva propaganda parlando di residuo fiscale io sempre tenuto il punto, sostenendo che si trattase di competenze ed eventuali risorse legate alle competenze. Non vorrei che quello di Maroni fosse l'ennesimo alibi preventivo" come quello sul 75 per cento delle tasse trattenute in Lombardia; promessa che dice di non aver mantenuto per colpa del governo di Roma che non ha concesso qualcosa di inconcedibile". "Mi auguro che la trattativa sull'autonomia di Lombardia ed Emilia andra' a buon fine", ha concluso.
Gori: con Liberi e Uguali alleanza possibile, vorrei chiamare Grasso?
"Credo che ci siano tutte le ragioni perché l'alleanza con Liberi e Uguali ci sia in Lombardia anche in caso di concomitanza del voto". Lo ha detto Gori, chiarendo anche che nel rapporto con Grasso vuole avere "un ruolo proattivo. Vorrei chiamarlo". "Del resto, Campo progressista ha già dichiarato che, a differenza di quanto farà sul piano nazionale, in questo caso collaborerà con noi per costruire un progetto forte e vincente in Lombardia. Credo che la stessa cosa possa fare Liberi e Uguali in termini anche di contributo al profilo politico e programmatico del nostro progetto, anche perché non esiste qui la possibilità di un accordo successivo al voto. Forse a livello nazionale sarà così, le forze politiche all'indomani del voto potranno anche accordarsi in Parlamento ma in Regione non funziona così".