Elezioni regionali, tutta la Cl che conta. Candidati, storie, schieramenti
Elezioni regionali: il sistema ciellino non è più formigoniano da tempo. Ovvero da prima che il Celeste scricchiolasse e cadesse
di Fabio Massa
Una volta era una falange. Ora, una diaspora. Il sistema ciellino non è più formigoniano da tempo. Ovvero da prima che il Celeste scricchiolasse e cadesse. Con la morte di don Giussani e l'avvento di Carròn, c'è poi stata una separazione netta tra movimento ecclesiale e esperienza del movimento nella politica. Due mondi separati, che hanno fatto sì che Cl si riarticolasse in una serie di navicelle sparse un po' in tutte le formazioni politiche.
CENTRO, SINISTRA E DINTORNI/ Proprio oggi è stata presentata la lista Gori. Tra gli esponenti più importanti, indubbiamente, Luca De Simoni. Cinque figli in 41 anni di vita, professionista della comunicazione nella Sec, la creatura di Fiorenzo Tagliabue che ha iniziato dopo la quotazione una fortissima campagna di acquisizioni sul mercato delle società di pr. Non c'è solo lui, ovviamente. Di Paolo Alli si è abbondantemente parlato, con polemiche da parte dell'alfiere della sinistra Pierfrancesco Majorino. Poi c'è Daniela Colombo, candidata al senato in quota Lorenzin, già candidata in Europa con Ncd, e candidata con la lista Gori alle Regionali. A Mantova corre Arnaldo De Pietri, anche lui un passato nel centrodestra, come sottolineato in un articolo di Andrea Senesi sul Corriere della Sera. In lizza ci sarebbe dovuto essere anche Alberto Capitanio, gran capo della Cdo di Bergamo, anche lui affascinato dal centrosinistra. Invece no, non c'è.
CENTRO, DESTRA E DINTORNI/ Giancarlo Cesana è un nome pesante, nel movimento. Non si candiderà, ma sostiene convintamente Stefano Parisi, attuale candidato del centrodestra alla regione Lazio. Anche nelle liste di Parisi ci saranno nomi legati a Cesana. E probabilmente c'è anche qualcuno che ha fatto una scelta per amicizia del "vecchio" Giancarlo. Si tratta di Samuele Sanvito, uno dei fondatori di Tempi (il giornale ciellino che naviga in acque non tranquille da tempo). Nella lista di Monza e Brianza degli uomini di Lupi, non c'è. A proposito di Lupi, la vecchia guardia rimasta in politica dopo l'ipogeo formigoniano rimane unita. Raffaele Cattaneo è senza dubbio la personalità più rappresentativa, poi ci sono Luca Del Gobbo e Mauro Parolini. Cattaneo è il presidente del consiglio regionale uscente, gli altri due sono assessori della giunta Maroni. Tra le esponenti della nuova leva c'è Deborah Giovanati, che si candida con Noi con l'Italia: 33 anni, ammalata di sclerosi multipla, è assessore al Welfare del municipio di zona 9. Tra le nuove generazioni anche Lorenzo Margiotta, dello staff di Parolini, che però non aspira a ruoli elettivi (per adesso). Matteo Forte il ruolo elettivo ce l'ha: è in consiglio comunale e nello staff di Del Gobbo. Tra i suoi amici più stretti Manfredi Palmeri, altro consigliere comunale che è capolista alla Regione per Parisi, e Maryan Ismail, che con Forte ha condiviso la battaglia sull'Islam contro il Pd, anche lei candidata. Interessante la candidatura di Raffaello Vignali. Un tempo tra i più potenti di Cl e Cdo, è stato eletto con Forza Italia, poi è transitato da Fitto e adesso si ricandida con Noi con l'Italia a Lecco nel proporzionale.
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